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MALTEMPO IN LOMBARDIA: STRADE COME FIUMI E BUCHE COME GROVIERA

COMUNICATO DEL 13-05-10

 

MALTEMPO IN LOMBARDIA: STRADE COME FIUMI E BUCHE COME GROVIERA

 

NOVITA’: I COMUNI TENTANO DI SALVARSI CON IL LIMITE DI 30 Km/H

 

IL CODACONS INVITA A NON RINUNCIARE ALL’AZIONE LEGALE

 

Da alcuni giorni molte strade della Lombardia si sono trasformate in fiumi e ridotte ad un groviera.

“Gli automobilisti ancora una volta sono costretti a fare slalom tra fiumi straripati, pozzanghere che assomigliano a laghi, rami spezzati che sembrano foreste, buche che assomigliano a crateri lunari” ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Donzelli. “Fin qui nulla di nuovo, considerato che con il nuovo secolo i comuni hanno deciso di non riparare più le buche, di non potare i rami lungo le strade, di non liberare i tombini intasati, di non far spalare la neve, di non spargere più il sale…. La novità di questi giorni è che ora i comuni hanno deciso di salvarsi dalle sempre crescenti cause civili intraprese dagli automobilisti piazzando limiti assurdi di 30 Km/h” ha proseguito Donzelli.

In pratica, siccome che per ottenere il risarcimento del danno non basta attestare il dissesto della strada ma, per dimostrare il nesso di casualità-effetto tra danno subito e la scarsa manutenzione della strada, occorre provare che la buca era un’insidia ed un trabocchetto non evitabile, ecco che il limite di 30 Km/h fa gioco ai comuni per sostenere che la buca, se gli automobilisti fossero stati praticamente immobili, si sarebbe potuta evitare.

“Insomma i comuni, invece di fare il loro dovere, che è quello di mantenere in buono stato le strade preferiscono trovare escamotage per salvarsi da azioni legali. Non mandano, quindi, uomini a tappare i buchi ma a piazzare i cartelli, pericolo buche, limite di 30 km/H” ha concluso Donzelli.

Il Codacons, nell’invitare i consumatori a rallentare e a prestare particolare attenzione laddove sono posti questi assurdi cartelli, invita i consumatori a tutelarsi legalmente. Ecco come procedere:

1) Restate sul posto e chiamate subito i vigili o le forze dell’ordine, in modo che possano procedere agli accertamenti e fotografare la buca prima che venga coperta da qualcuno. Se non possono intervenire, scattate voi la foto con il cellulare e recatevi il più presto possibile a presentare denuncia.

2) Onde evitare che l’ente proprietario della strada possa tentare di attribuirvi una qualche responsabilità per non aver evitato la buca, fate accertare da forze dell’ordine o da testimoni le circostanze aggravanti. Ad esempio la buca era subito dopo una curva? Era piena d’acqua? Quanto era larga e profonda? Era notte? Fate una foto della buca sia mostrando quanto è profonda (ad esempio infilandoci verticalmente una penna), sia il contesto in cui si trova (con un totale della strada).

3) Inviate una raccomandata a/r all’ente proprietario della strada chiedendo i danni (fate una foto del danno subito e allegate la fattura del meccanico). Se non vi danno retta ricorrete al giudice di pace. In alternativa rivolgetevi ad un’associazione di consumatori. 

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