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Maxi bolletta, Imprenditore vince ricorso

 Deve rimborsarne 6mila «Siamo il primo operatore privato del mercato italiano dell’energia. Usiamo l’energia in modo efficiente, riducendo i consumi ed eliminando gli sprechi: 20 kWh gratis ogni 100 consumati l’offerta per l’ambiente domestico, 16% di risparmio il primo e il dodicesimo mese di fornitura, l’offerta per la piccola e media impresa». Un’offerta allettante quella che arriva da Sorgenia, azienda milanese fornitrice di energia elettrica. Ora che i mercati sono stati liberalizzati, perché non provare? Avrà pensato la stessa cosa anche C.F, artigiano modenese di 40 anni che, dall’inizio di quest’anno ha deciso di interrompere il servizio di fornitura dell’energia elettrica con Hera, per rivolgersi proprio Sorgenia. Le promesse di risparmio sono evaporate all’arrivo della prima bolletta: 11mila euro. Da gennaio a maggio 2008 Sorgenia ha infatti fatturato alla ditta del lavoratore modenese ben 68.884 Kwh di energia elettrica. Peccato che il consumo effettivo fosse però di 40.000 Kwh. In sostanza la ditta milanese utilizza lo strumento del consumo presunto e non effettivo, fatturando più di quanto effettivamente fornito e consumato. L’imprenditore paga la bolletta per evitare che gli venga staccata l’utenza, ma qualcosa non torna. C.F. si attiva subito, contattando la ditta tramite numero verde per chiedere spiegazioni ma, nonostante due reclami, non ottiene nulla di concreto. Sorgenia, a suo parziale discolpa, afferma che alle letture effettive ci pensano direttamente la Lirca e la Hera di Modena; se quest’ultime non provvedono, Sorgenia applica il consumo presunto.  è a questo punto che il malcapitato modenese decide di rivolgersi al Codacons, e attraverso l’avvocato Grillenzoni ottiene lo storno di 6mila euro, ovvero i soldi pagati oltre i consumi effettivi. L’epilogo di questa storia arriva proprio la settimana scorsa.  Il motivo di questa "svista" è ancora sconosciuto, ma Codacons si chiede "qual è la ragione di una bolletta di 11mila euro basata su consumi presunti?". E soprattutto: "Se il nostro artigiano non avesse avuto la possibilità di pagarla quella cifra?". Attenzione quindi: mercato libero non è sempre sinonimo di chiarezza e risparmio.

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