Luglio ad alta tensione per le bollette elettriche: in agguato c`è una nuova stangata che potrebbe fare registrare alle tariffe un rincaro fino all`8% al lordo della tasse. Vale a dire un altro aumento, che si va ad aggiungere a quelli messi a segno negli scorsi trimestri, che peserebbe con un impatto di 35 euro per la sola voce `luce` sul bilancio annuale delle famiglie italiane. Le nuove stime arriva dal Ref che spiega come l`organismo di vigilanza, questa volta, abbia pochi margini di manovra. L`Autorità difficilmente potrà cioè compensare l`impatto del caro-greggio, causa principale dei rincari, modulando le altre voci tariffarie come ha fatto nell`ultimo trimestre che si concluderà questa settimana. E mentre i consumatori del Codacons tornano a chiedere di “eliminare i cosiddetti extra-costi che pesano sugli importi delle bollette per oltre il 6%“, il Ref precisa che con i consistenti aumenti del greggio “un rialzo dei costi di produzione dell`energia elettrica è inevitabile“. E, le previsioni da qui a fine anno, “non lasciano ampi spazi di manovra per evitare un forte aumento per famiglie e Pmi“. Entro il week end prossimo l`Autorità dovrà rendere noto l`aggiornamento per il trimestre luglio-ottobre ma il Ref stima che in base “alle previsioni pubblicate dall`Acquirente Unico, il soggetto chiamato ad acquistare l`energia elettrica per famiglie e piccole imprese, la componente a copertura della spesa per l`approvvigionamento di energia (PED) andrà aumentata del 10,5%, ipotizzando prezzi del barile e tasso di cambio euro/dollaro in media per il 2008 sui 120 dollari al barile e 1,53 dollari per la moneta americana“. L`Autorità non ha molti margini di manovra ? spiega ancora il Ref ? e in occasione dell`aggiornamento per aprile-giugno ha potuto contenere l`aumento atteso grazie ad un intervento di riduzione delle componenti a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate e dei costi già sostenuti dalle imprese elettriche e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato.