Il Codacons continua la sua battaglia in difesa dei medici specializzati. L’associazione di consumatori, si legge in una nota, ha ritenuto che fosse "eccessivo chiedere 800-1000 euro a ciascun medico solo per aderire a un ricorso" volto ad ottenere la retribuzione per gli anni di specializzazione (di cui avrebbero diritto 120 mila medici), e cosi’ ha messo in opera i propri esperti legali per dare giustizia ai medici, "facendo loro pagare solo una quota di iscrizione biennale alla associazione e le spese vive" necessarie per il ricorso", ossia 280 euro in totale e in piena trasparenza. Il ricorso e’ stato notificato e sara’ discusso ad aprile 2009 davanti al Tribunale di Roma. Inoltre, il Codacons sta facendo pressioni sul Parlamento con il ddl di sanatoria gia’ firmato da migliaia di medici e che tutti gli interessati possono firmare ancora sul sito www.codacons.it e inoltrera’ ora un ricorso alla Commissione europea "per infrazione contro lo Stato italiano che non ha attuato le direttive europee proprio per evitare la necessita’ di tante assurde cause individuali che intasano le aule dei Tribunali e affianchera’ a queste azioni una class action appena la legge entrera’ in vigore". Il diritto dei medici, ricorda il Codacons, "e’ stato ormai clamorosamente confermato dalla Cassazione" che con una recente sentenza ha sancito che "la domanda avrebbe dovuto essere accolta sulla base di quanto gia’ considerato dal tribunale: l’essere stati gli studenti privati della possibilita’ di godere dei benefici previsti dalle puntuali e precise disposizioni sovranazionali non puo’ che essere immediatamente e direttamente correlato alla mancata tempestiva attuazione delle stesse a livello interno, con la conseguenza che il danno subito dai discenti poi specializzati comunque costituisce una conseguenza immediata e diretta dell’illecito integrato dalla violazione, da parte dello Stato italiano, degli obblighi derivanti dal Trattato".