Alle sette e mezzo del mattino la quinta carrozza del metrò, a Cascina Gobba, stava prendendo una brutta direzione, uscendo dai binari a pochi metri da un cavalcavia. Il peggio è stato evitato: il convoglio si è adagiato su un lato e nessuno dei passeggeri che erano a bordo è rimasto ferito. L´incidente, però, avvenuto in un tratto in cui la circolazione dei treni avviene allo scoperto, ha provocato molto spavento, causato disagi all´intera circolazione – soprattutto nel tratto Cascina Gobba-Vimodrone-Cologno Monzese – e fatto crollare l´ultima certezza rimasta, in queste settimane di continui incidenti di mezzi Atm: che almeno in metropolitana – suicidi a parte – si potesse viaggiare sicuri al cento per cento. La causa del deragliamento, secondo le prime indagini della municipalizzata (sul posto è arrivata anche la polizia) è il maltempo: l´acqua delle ultime piogge ha infiltrato il terreno, causando lo smottamento del terreno su cui poggiano i binari. Il che non esclude problemi di deterioramento delle rotaie: proprio quelle che hanno ceduto stavano per essere sostituite e sembra che fossero danneggiate. «Dica al direttore che dovrebbe dimettersi: è una vergogna», urlava un passeggero a un dipendente dell´Atm che vigilava sul luogo dell´incidente. «Dire che i mezzi pubblici funzionino bene è una bugia», è il commento di Gianfranca Cacciamani, mentre un´altra signora accusa: «Non si fa più manutenzione». Il Codacons, associazione di consumatori, va giù molto pesante: «è una scampata strage. Considerata la media d´incidenti avvenuti quest´anno, la probabilità di avere tra poco dei morti è altissima». Cinque deputati del Pd scrivono che «il livello della sicurezza e della manutenzione è pericolosamente sceso sotto il livello di guardia» e chiedono che il Comune «non resti in silenzio». Ma a contestare il presidente dell´Atm, Elio Catania ci pensa anche Giulio Galliera, capogruppo di Forza Italia in Comune: «Siamo preoccupati degli interventi sulla sicurezza annunciati dal presidente Catania: o non sono stati presi o non sono stati efficaci».