Non sembra possibile sostenere che le linee telefoniche della trasmissione MI MANDA RAITRE siano tutte occupate per tutta la durata della trasmissione, e questo semplicemente perchè le pochissime volte che la linea risulta libera nessuno risponde. Dopo un esposto di consumatori inviato alla Rai e la risposta della rete a nome del suo responsabile affari legali avv. Rubens Esposito il CODACONS ha messo sotto controllo la linea per intervenire in diretta di Mi manda Raitre con numerose postazioni sparse in tutta Italia e ha fatto scoperte davvero sorprendenti. Chiamando da un telefono normale, infatti, non si è riusciti a prendere la linea, se non mentre scorrevano i titoli di coda, e in questo caso non ha risposto nessuno e così la linea è caduta. Il CODACONS, per effettuare il monitoraggio, ha utilizzato anche un dyaler, ossia un apparecchio che, collegato al telefono, ripete in continuazione e automaticamente il numero desiderato, finchè non si riesce a prendere la linea. Ebbene, neanche questo apparecchio speciale è stato di grande utilità: infatti ha consentito di prendere la linea alle 21:29, il telefono squillava libero ma, ahinoi, dall’altro capo nessuno ha risposto! Le uniche due risposte si sono avute, ma sempre tramite questo particolare apparecchio utilizzato esclusivamente dagli specialisti delle telefonate, alle 21:59 e alle 22.
Un nuovo esposto dunque si aggiunge a quelli giacenti contro la trasmissione dinanzi all’Autorità delle TLC . Infatti invitare i telespettatori a telefonare ma poi rendere impossibile la telefonata o talmente difficile da costringere a farsi venire i calli alle dita costituisce una pubblicità ingannevole e una scorrettezza degna di essere segnalata a …Mi Manda Raitre!!
Mercoledì sera poi la trasmissione ? dopo un ottimo servizio sulle truffe dei riduci-pancia?- ha fatto purtroppo da eco pubblicitaria alla categoria dei pediatri, su suggerimento di Altroconsumo, che si definisce associazione di consumatori mentre in realtà è controllata da una holding finanziaria lussemburghese con fini di lucro .
Dunque in Italia i neonati hanno da anni enormi difficoltà a trovare un medico pediatra per assisterli. Il bravo presentatore Marrazzo, preso in giro dai suoi autori e dalla associazione Altroconsumo ha giustamente sollevato il grave problema ma ignorando completamente le cause. Infatti, nel contratto dei pediatri con il SSN, questa potentissima categoria è riuscita a farsi assegnare non solo i bambini da 0 a 6 anni, ma anche i ?ragazzi? da 6 a 14 anni. Poiché però il calcolo dei pediatri che le Asl possono convenzionare viene fatto sulla base dl numero dei bambini fino a 6 anni ecco che sono sempre insufficienti e fanno ?cartello? protettivo non consentendo il contratto nemmeno di assumerne di più. Cosa succede infatti? Che il bambino compiuti i 6 anni , potendo rimanere (cosa del tutto inutile e assurda) con il suo pediatra fino a 14 anni ci resta e il medico , preferendo ovviamente il ragazzo , che raramente si ammala, rispetto al neonato, vero ?fastidio? per il medico che quasi sempre deve recarsi a visite domiciliari per i più piccini, si tiene i suoi assistiti tutti ragazzotti e non fa entrare i neonati fastidiosi che così restano senza medico di base. Se Marrazzo avesse chiesto al CODACONS, avrebbe appreso che pende dinanzi al Consiglio di Stato un ricorso proposto proprio dal Codacons contro l’assurdo contratto che consente di estendere da 6 a 14 anni il concetto di bambino assistibile dal pediatra .
E forse non avrebbe consentito ai pediatri di chiedere addirittura non di rimandare i ragazzi ultraseenni ai medici generici , come sarebbe giusto, ma di aumentare la paga per i bambini più piccoli e più fastidiosi. Insomma una vergognosa difesa di interessi corporativi che non fa davvero onore a RAI Tre.