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MILANO APERTA D’AGOSTO: LA MORATTI RISPETTI LE PROMESSE!

Lo scorso anno il Codacons sollevò il problema dei troppi negozi chiusi a Milano. Una battaglia storica della nostra associazione. Dopo essere stati attaccati dall’assessore Terzi, il sindaco Moratti, al rientro dalle ferie, ammise che "la città può e deve offrire di più" e si impegnò a fare un tavolo con il mondo del commercio.
Il Codacons domanda ora al sindaco che fine ha fatto questo tavolo e chiede una convocazione urgente di tutte le parti in causa: commercianti, esercenti, associazioni dei consumatori.
Ricordiamo che lo scorso anno le situazioni più critiche erano nella zona 6, dove, dopo Ferragosto non era aperta nessuna drogheria, nessun fruttivendolo e nessuna latteria e nella zona 1, il centro della città, ossia la zona più frequentata dai turisti che comprende Duomo, Castello, Brera, Sant’Ambrogio, quella che dovrebbe restare più aperta di tutte, dove non era aperto nessun droghiere, nessun fruttivendolo dal 12 al 19, 1 sola macelleria aperta per tutto il mese di agosto.
"Se la Moratti vuole rispettare l’impegno preso il Comune non può limitarsi a fare il solito opuscolo nel quale ci si limita a registrare, come potrebbe fare un qualunque contabile, le risposte dei commercianti, ossia se resteranno aperti oppure no. Occorre una politica di coordinamento, altrimenti si avranno come al solito zone in cui saranno inutilmente aperti tutti, ed i negozianti resteranno nel mese di agosto a grattarsi la pancia, e zone nelle quali, per trovare un negozio aperto, bisognerà camminare per chilometri" ha dichiarato il presidente del Codacons Marco Maria Donzelli.
 

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