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MILANO: CONDONO ECOPASS

MILANO: CONDONO ECOPASS

 

IL CODACONS CHIEDE UNA SANATORIA PER TUTTE LE MULTE

 

ECCO LE MULTE ILLEGALI DATE DAL COMUNE DI MILANO

 

Il Codacons interviene sulla polemica in corso, relativa al condono previsto per chi ha pagato le multe nel primo mese di Ecopass e chiede una sanatoria totale.

“Sono troppe le multe assurde, ed in alcuni casi persino illegittime, date dal Comune di Milano. Ci troviamo di fronte ad un abuso della norma per fare cassa. Un sistema sanzionatorio sbagliato. Ecco perché chiediamo un condono totale: le multe fatte pagare erano illegittime? Almeno ora fate il condono!” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. Il Codacons chiede, quindi, al Comune di Milano di aderire anche al condono facoltativo previsto dalla Legge 3 agosto 2009, n. 102.

Di seguito un esempio delle multe illegali date dal Comune di Milano:

1) Ecopass. Cartelli errati ambigui ed ingannevoli, come ad esempio in Corso Magenta, durati ben oltre il primo mese di introduzione dell’Ecopass.

2) Cartelli invisibili. Perché il Comune mette mega cartelli blu sull’Ecopass all’ingresso della città e poi, in prossimità dei varchi, ci sono cartelli praticamente invisibili? Stesso discorso per le corsi preferenziali, nelle quali incappano ancora moltissimi cittadini, specie non milanesi, del tutto in buona fede ed inconsapevoli di commettere una infrazione.

3) Semavelox. Perché il Comune non fa durare il giallo almeno 5 secondi nei punti in cui sono installate apparecchiature per la rilevazione delle infrazioni semaforiche?

4) Dati del trasgressore. Perché i vigili di Milano si ostinano a dare multe illegali a chi non comunica i dati del trasgressore? Quando in caso di mancata identificazione del conducente la contestazione viene  effettuata a carico del proprietario del veicolo, questo riceve un modulo per fornire i dati del conducente. Ebbene se il proprietario era anche il conducente ovviamente paga la multa e non comunica i dati, visto che coincidono. Pagando la sanzione, infatti, si ammette implicitamente di essere anche il trasgressore. Ma il Comune di Milano si ostina a multarli ugualmente, nonostante  l’’art. 180 del codice della strada preveda esplicitamente che si possono non comunicare i dati per un giustificato motivo.  Ovviamente se fai ricorso dinanzi al Giudici di pace vinci, ma se non lo fai il comune incassa….

5) Cartelle esattoriali per multe mai ricevute. Come mai l’Esatri è così brava a notificare, mentre il Comune di Milano no ed ignari cittadini ricevono cartelle per multe di cui ignoravano l’esistenza?

6) Multe sulle strisce blu. Il Codice della strada all’articolo 7 comma 8 impone che vi sia proporzionalità tra i posti auto a pagamento e quelli gratuiti, ma il Comune ha esteso le strisce blu a tutta la città?

7) Perché il gratta e sosta non viene sospeso almeno ad agosto, quando tutti i negozi sono chiusi ed è impossibili trovarli?

8) Perché il Comune si è ostinato per anni a fare imboscate con l’autovelox, con macchine camuffate e nascoste, invece che installare le 24 postazioni fisse previste dal Prefetto fin dall’aprile 2003. Forse perché le 24 postazioni andavano segnalate agli automobilisti come sul Cavalcavia di Monte Ceneri e quindi si sarebbero incassati meno soldi?

9) Perché il Comune mette limiti di velocità assurdi anche nelle strade non pericolose, come quelle urbane di scorrimento? Forse per meglio rilevare le infrazioni?

10) Che fine fanno i proventi delle multe? Milano investe almeno il 50% delle multe, come previsto dall’art. 208 del Codice della Strada, per la sicurezza stradale?

 

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