COMUNICATO STAMPA DEL 27-12-13
MILANO: IN ARRIVO I SALDI? NO, GIA’ INIZIATI OVUNQUE!
REGIONE LOMBARDIA NON RINNOVA LA LEGGE SUI SALDI ANTICIPATI ….. ED I COMMERCIANTI LI FANNO LO STESSO
IL 65% DEI COMMERCIANTI MILANESI HA GIA’ ANTICIPATO I SALDI
Il Consiglio regionale della Lombardia non ha più rinnovato la Legge Regionale n. 9 del 7 giugno 2012 che, per un anno, prevedeva la sospensione del divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti i saldi. Tornano, quindi, le multe previste dal Testo unico sul commercio (Legge Regionale n. 6 del 2 febbraio 2010) per i commercianti che anticipano i saldi, con sanzioni da 500 a 3000 euro.
Ma i commercianti milanesi non sembrano interessati al divieto. Secondo le verifiche a campione effettuate dal Codacons questa mattina, se si escludono i negozi di alta moda, il 65% dei negozianti milanesi di abbigliamento e calzature controllati ha già anticipato i saldi. Una percentuale destinata a salire nei prossimi giorni. Da chi mette sfacciatamente scritte promozionali in vetrina, rischiando la multa, multe in realtà mai fatte, a chi si ingegna inviando ai clienti sms, email, letterine, tessere sconto o, molto più semplicemente, abbassa il prezzo al momento dell’acquisto.
“Si tratta dell’ennesima dimostrazione di quanto sia anacronistico e ridicolo che le regioni debbano ancora fissare ogni anno le date dei saldi invece di lasciarle alla libera scelta di ogni singolo negoziante” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Donzelli.
Il Codacons ricorda, in breve, le regole per i saldi:
1) Girare. Fate qualche giro in più e confrontare i prezzi prima di acquistare.
2) Pensare. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio.
3) Valutare. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento.
4) Diffidare. Diffidate degli sconti superiori al 50%, delle vetrine coperte e di chi ha tutte le taglie ed i colori.
5) Servirsi. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia.
6) Controllare. Controllate il prezzo. Ci deve essere quello vecchio, il nuovo e la percentuale di sconto.
7) Provare. Provate i capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
8) Conservare. Conservate lo scontrino.
9) Cambiare. Non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Avete due mesi di tempo per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione.
10) Venire. Venite al Codacons se avete preso una fregatura.