MILANO – I bambini non vedranno più il condannato a morte contorcersi sulla sedia elettrica. Ieri sera i giostrai del luna park dell`Idroscalo hanno coperto con un telo l`attrazione meccanica importata da Las Vegas e installata dieci giorni fa. Questa mattina la Electric Chair sarà smantellata. Lo assicura Simone Trebino, il gestore del Parco. Lui è pronto a “cedere alle pressioni fortissime che abbiamo ricevuto da ogni parte“. E già alle 21 di ieri l`esecuzione non si vedeva, salvo riaccenderla un quarto d`ora dopo, per l`ultima volta e per gli ultimi clienti. Per Trebino era solo una questione morale, non un obbligo, perché ieri dopo la denuncia di Repubblica rilanciata da Tv e siti web, non si sono presentati uomini in divisa, né alcun rappresentante delle istituzioni. La decisione del gestore dell`impianto ha tolto dall`imbarazzo politici e amministratori, che dal mattino si affannavano a esprimere indignazione constatando che bastava inserire un euro per vedere rappresentata la morte sulla sedia elettrica, senza però trovare un modo per imporne il sequestro. Dal 1999 è stata depenalizzata la norma che punisce chi espone “oggetto figurato che offenda la pubblica decenza“. Oggi si rischia solo una multa irrogata dal prefetto. Ma lo stesso prefetto può intervenire soltanto in seguito a un verbale delle forze dell`ordine: verbale atteso per tutto il giorno ma che non è mai arrivato. Il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, pur “disgustato da una trovata macabra e senza senso“, di mandare due vigili urbani al parco non ne voleva sapere. Appelli a vuoto per tutta la giornata. Si espone il sindaco di Milano, Letizia Moratti: “Mi auguro che chi ne ha la competenza interrompa questo indegno spettacolo“. E ancora: “Grazie all`intervento del Ministro Emma Bonino e all`azione del Governo Prodi, l`Italia si è battuta contro la pena di morte. Non si può fare una battaglia di questo livello e poi permettere che si giochi con macabre riproduzioni di esecuzioni capitali“. Per il presidente della Provincia Filippo Penati: “Alla sedia elettrica si devono apporre i sigilli, si deve porre fine a uno spettacolo che trova la sua essenza nella mancanza di umanità . Ridere dell`agonia è un`aberrazione“. In Parlamento il deputato Pd Lele Fiano chiede al Governo di intervenire, il ministro per le Politiche giovanili Giorgia Meloni si scaglia contro “una trovata disgustosa e inquietante“. E conferma di essere spaventata “dal fatto che le madri portassero i figli a vedere il macabro spettacolo“. Poi l`ennesimo appello: “Si trovi il modo di fermare al più presto lo scempio, sono pronta a fare una colletta per rimborsare i giostrai del danno economico, ma la sedia deve sparire“. L`associazione radicale “Nessuno tocchi Caino“ aveva minacciato per questa sera una manifestazione al parco, per porre fine a una trovata “che solletica gli aspetti più deteriori e bestiali“, e lo stesso aveva fatto Amnesty International. Il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica. Ma alla fine ha prevalso il buonsenso: il manichino dovrebbe essere fatto a pezzi da chi lo aveva comprato, convinto che fosse “un`attrazione come le altre“. A spingere perché l`attrazione fosse sequestrata è stata anche l`associazione dei consumatori Codacons, che ha presentato un esposto in procura, e la Curia milanese, che sul suo sito Internet ha pubblicato un editoriale della psicologa Stefania Perduca. E che inizia così: “L`esperienza della morte entra nei luna park perché non c`è spazio per la sofferenza e il dolore nella nostra società “. La critica di don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria, è contro i genitori che accompagnavano i figli ad assistere al macabro spettacolo: “Un adulto che porta i suoi bimbi a vedere questa giostra è una persona che non sta bene con se stessa e che gioisce nel vedere punire gli altri“. E ancora: “Crescono i poveri di spirito e la parola sicurezza viene usata come veleno sociale. Gli adulti sono persone spesso negative, che gioiscono se possono giudicare male gli altri“.