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Miss Italia, il concorso cosi’ non va piu’

Per Miss Italia quella che si è conlusa ieri notte è stata un’edizione difficile. Il calo degli ascolti è stato forte, anche se nell’ultima serata c’è stato un recupero. E poi sul grande show nazional popolare della prima rete, in perdita di appeal così come il Festival di Sanremo, si è abbattuto l’anatema di Oliviero Toscani: "E’ uno schifo, un mercato di bestiame, umiliante per le donne". Ma sono arrivate critiche persino da donna Assunta Almirante: "Non ho guardato la prima puntata di Miss Italia e non intendo guardare le successive puntate. Se fossi un dirigente della Rai, abolirei la diretta del concorso. Non ha più senso una gara di bellezza in Italia: la Rai dovrebbe sostituire Miss Italia con un altro concorso, per esempio con Miss Cervello". Dentro la Rai il tema sembra essere più che altro la durata del concorso, spalmata su quattro serate. Troppe? Il direttore di Raiuno Del Noce dice: "Se cinque serate sono tante per Sanremo, il discorso può essere affrontato anche per Miss Italia. E’ possibile che sia una cosa ciclica, ma anche che le quattro serate di Miss Italia, che sono un’anomalia tutta italiana in un concorso, possano essere davvero troppe". Patrizia Mirigliani difende a denti stretti la creatura a cui ha dato vita suo padre Enzo: "Il concorso non è in crisi, dire una cosa simile non è corretto, non va bene. Lo vediamo dalle manifestazioni di affetto e di amicizia che ci vengono dalle centinaia di località e piazze dove si svolgono le varie manifestazioni che poi portano alle finali di Salsomaggiore. Il concorso è molto popolare nelle regioni". "Spesso si commette l’errore – dice la Mirigliani – di generalizzare parlando degli ascolti, cioè si legano due aspetti completamente diversi come il concorso da una parte e il prodotto televisivo dall’altra". E ha ribadito la necessità di intervenire su questo secondo fronte, puntando a serate di minore durata e alla ricerca di un format più adeguato, "anche se è difficilissimo realizzare un format su Miss Italia". Il Codacons ha una sua ricetta, provocatoria, per risollevare l’audience: "Proponiamo alla Rai di mostrare, oltre al viso e alle gambe, anche il lato b delle ragazze. Così facendo siamo certi ci sarebbe una impennata degli ascolti, superando l’audience di qualsiasi altra edizione", afferma il presidente Carlo Rienzi. "La verità – prosegue Rienzi – è che si tratta di una trasmissione antica, monotona e ripetitiva, che non suscita più l’interesse dei telespettatori".

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