Mister Prezzi non abita qui. Le segnalazioni sono poche

L`intento era quello di creare un nuovo servizio ad hoc per raccogliere l`allarme prezzi da parte dei consumatori. Sulla carta, una specie di tavolo provinciale di analisi e di valutazione composto da rappresentanti delle camere di commercio, delle associazioni dei consumatori e dei produttori, affiancati da più tecnici di filiera. Arrivano qui le segnalazioni sulle anomalie di prezzo giunte al numero verde nazionale da poco istituito. Non molte per la verità: da gennaio ad oggi, relativamente a Verona, sono state poco più di una ventina, dai lecca-lecca al mezzo chilo di pasta. Un po` pochine rispetto alle centinaia in preventivo. “Riunire una commissione per una singola segnalazione ha poco senso“ fanno sapere dalla Camera di commercio, l`ente che deve trasmettere il riscontro delle anomalie a “Mister prezzi“, il Garante nazionale. “In molti casi si tratta di singole segnalazioni difficilmente valutabili, e un eventuale controllo non avrebbe in tempo reale. Può capitare infatti che il prezzo eccessivo applicato ad un prodotto sia cosa momentanea. Ad un controllo successivo lo stesso prodotto può anzi risultare in promozione. Difficile quindi risalire caso per caso alle eventuali speculazioni. Occorrerebbero più segnalazioni“. L`esperimento della Finanziaria 2008 non sembra dunque funzionare al meglio. Né la task force annunciata in settimana dal ministro delle attività produttive Claudio Scajola potrà avere troppa fortuna. Lo ha ribadito non più tardi di giovedì il presidente del Codacons Carlo Rienzi nel commentare le nuove misure contro il caro-prezzi. “La task force governativa contro la speculazione è un provvedimento sicuramente apprezzabile, ma purtroppo si risolverà in un buco nell`acqua. Non ha alcun senso inviare la Guardia di Finanza nei negozi quando non esistono regole precise in materia. Per dare un senso ed utilità ai controlli delle Fiamme gialle serve definire il ricarico massimo tra un passaggio della filiera e l`altro, oltre il quale gli intermediari incorrono in un vero e proprio reato. Cosa ancora non fatta. Tutto si gioca qui“.