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Modena capitale delle scommesse Nel 2008 spesi quasi 13 milioni di euro

Boom del Superenalotto Modena continua a confermarsi tra le capitali del gioco. Da sempre la nostra provincia è in vetta nella classifica delle città che sfidano la fortuna e in queste ultime settimane, con la febbre da Supernalotto per il jackpot che ha superato quota 80 milioni di euro, il monte delle puntate è decisamente cresciuto. In media ogni modenese gioca 844 euro e ne vince 573, e chi gioca di più sono proprio coloro che hanno a disposizione meno soldi. Tra le cause che hanno portato anche all’aumento di giocate, secondo i sociologi, ci sarebbe anche la crisi degli investimenti in borsa. Modena è la città della regione dove, stando al rapporto tra le giocate e il numero di abitanti, si investe di più nella sfida alla fortuna. Il problema è che quest’ultima, alla fine dei conti e soprattutto alla fine del mese, diventa una sfida col portafoglio. Modena ha speso in questo 2008 8dati aggiornati al 30 settembre) quasi 13 milioni di euro e vince per distacco rispetto a tutte le altre province. Il dato bolognese è superiore in assoluto, ma non se paragonato agli abitanti. Questa tendenza esiste da sempre e si è accentuata nelle ultime settimane con la rincorsa al jackpot del Superenalotto dove, dicono i gestori delle ricevitorie, si è registrato un sensibile aumento delle giocate che in alcuni casi è triplicato. Il modenese medio spende 844 euro per giocare, ma ne vince soltanto 573. Tra i comuni dove si gioca di più (il dato è allargato anche alle scommesse sportive e ai videopoker), a parte i tre più grandi della provincia, anche Formigine e Nonantola.  «Ma non è tutt’oro quello che luccica – ha puntualizzato ieri il Codacons – il crescere del montepremi che ha raggiunto una cifra spaventosa sta provocando una sorta di febbre nazionale, che ha colpito tantissimi cittadini, disposti a tutto pur di vincere la maxi-somma».  Basti pensare che in una settimana, da sabato 4 a sabato 11 ottobre, evidenzia il Codacons, «le giocate del superenalotto sono pressochè raddoppiate +95,2: così c’è chi si organizza in gruppi, chi si gioca l’intero stipendio, chi si indebita fino a perdere la propria casa, chi promette sistemi infallibili, chi si rivolge agli usurai.  Chiediamo che venga stabilito per legge un tetto massimo in denaro al quale qualsiasi giocatore deve attenersi e che ad ogni estrazione non può essere superato anche – afferma il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi – avvalendosi dei documenti d’identità dei singoli giocatori».
 

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