Domani, alle 13:30, si giocherà una partita decisiva dei mondiali di calcio, quella che consentirà alla nazionale italiana di superare il turno o tornare in patria.
Milioni di cittadini rimarranno 90 minuti incollati ai televisori, tutti accomunati dalla stessa passione e da un sano tifo calcistico. Ma c’è anche il rischio che l’Italia si blocchi, come è già successo per le scorse partite, quando addirittura 2.500.000 italiani si sono astenuti dal lavoro entrando in ferie o in malattia.
Proprio in quelle occasioni il CODACONS ha ricevuto le proteste dei cittadini, che hanno subito disagi a causa di rallentamenti nei servizi pubblici: personale ridotto ad esempio negli uffici postali o bancari, centralinisti che non rispondono, call center irraggiungibili, negozi chiusi, uffici pubblici fuori servizio, e la lista potrebbe andare avanti ancora per molto. Il CODACONS, pur essendo a favore del tifo per l’Italia e senza demonizzare i lavoratori di tutta la nazione, chiede di non bloccare il paese durante quei fatidici 90 minuti. ?Occorre ricordare?, afferma l’avv. Carlo Rienzi, portavoce dell’associazione, ?che negli stessi minuti in cui la nazionale di calcio gioca ci sono milioni di cittadini alle prese con i servizi pubblici e di ogni altro genere, e costoro non possono essere abbandonati a se stessi giustificando il tutto con la fede calcistica?.
Per questo motivo il CODACONS domani, durante la partita col Messico, verificherà che tutto in Italia funzioni come sempre, negli uffici postali, nei trasporti pubblici, nei call center, ecc. E qualora dovesse accertare un altro blocco delle attività a danno degli utenti, l’associazione non potrà astenersi dal denunciare per interruzione di pubblico servizio tutti i soggetti responsabili dei disagi al cittadino.