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MORTI SULLE PISTE DA SCI: IL CODACONS DIFFIDA LA PROVINCIA DI TRENTO









Il Codacons ha deciso di diffidare tutti i responsabili della mancata applicazione delle Legge n. 363 del 24 dicembre 2003 sulle norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali, a cominciare ovviamente dalla Provincia di Trento, per finire a tutti i presidenti delle Regioni italiane dove si praticano tali sport.

Grazie alla diffida sarà legalmente possibile, in caso di ulteriori incidenti, citare in giudizio gli enti locali qualora abbiano omesso di dare attuazione pratica alla normativa.

Tra gli articoli della legge non rispettati anche l`art. 5 comma 3 che prevede l`obbligo di esporre le regole di condotta garantendo adeguata visibilità. L`unico cartello visibile è solitamente quello dell`obbligo del casco per i minori di anni 14. Praticamente assenti le regole di condotta (velocità, sorpasso, precedenza, incrocio, stazionamento, transito e risalita, sci fuori pista), ossia quelle norme di comportamento che, se conosciute e rispettate, potrebbero evitare tragedie come quella di ieri. Il Codacons ricorda che se l`art. 7 prescrive che siano i gestori degli impianti a dover provvedere – sempre secondo quanto stabilito dalle regioni – ad attrezzare le aree della prescritta segnaletica, sempre l`art. 7 prevede che, in caso di ripetuta violazione di questa disposizione, sia la regione a poter disporre la revoca dell`autorizzazione. Un`altra norma che non ci pare venga applicata con rigore.

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