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MUCCA PAZZA : A RISCHIO ANCHE LE CARNI SUDAMERICANE?

E’ di qualche giorno la clamorosa notizia che USA è CANADA hanno vietato l’importazione nel proprio territorio di carni provenienti dal Brasile. Fin quanto può considerarsi sicura la carne Sudamericana? Il CODACONS, prende atto dell’inserzione PLASMON apparsa sulla stampa in data 8 febbraio 2001, nella quale si afferma che la carne utilizzata nei propri stabilimenti provengono da filiere rigorosamente controllate e da allevamenti aventi sede in Uruguay e Argentina, Paesi non a rischio di BSE (garantisce il Comitato scientifico della UE). Prende altresì atto del comunicato del Ministero della Sanità n. 052 del 6 febbraio 2001, rinnovando le perplessità (già espresse nell’esposto) circa la mancata previsione di autorizzazioni preventive all’immissione in commercio di omogeneizzati per bambini. Si richiede pertanto in questa sede al Ministero di comunicare l’esatto significato in termini di garanzia per il consumatore dei bollini: ?I, 788/L? (Dieterba, Nipiol, Plasmon); ?E, 26.42/MU? (Mellin), e cosa comporti la eventuale assenza degli stessi (Gerber). Si chiede altresì di precisare a che cosa serva ora l’eventuale indicazione di autorizzazioni ministeriali precedenti al 1999 (Mellin), dato che, stante sempre il comunicato ministeriale, le stesse sarebbero ora ?inutili?. Al fine di specificare in ogni caso quanto riportato dal proprio comunicato stampa del 6 febbraio, si coglie altresì l’occasione per effettuare le seguenti osservazioni: premesso che il D.P.R. 07/04/1999, n. 128, rubricato Regolamento recante norme per l’attuazione delle direttive 96/5/CE e 98/36/CE sugli alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati a lattanti e a bambini (normativa riguardante la composizione di cibi e omogeneizzati per bambini) si porrebbe come normativa particolare per queste categorie di consumatori, a nostro avviso, a prescindere dal D.Lgs. 27/01/1992, n. 109, rubricato Attuazione delle direttive 89/395/CEE e 89/396 CEE concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari, non si condivide perché il Ministero affermi che l’etichettatura degli omogeneizzati sia soggetta solo al c.d. ?bollino? e non più alla disciplina di cui al D.Lgs. 27/01/1992, n. 111, rubricato Attuazione della direttiva 89/398/CEE concernente i prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare (legge contenente anche i principi guida di etichettatura per questi alimenti), dato che quest’ultima non risulta essere stata abrogata. Quella che a questo punto risulta abrogata, stante la nota del Ministero, è invece l’autorizzazione ministeriale. Ma come si sono modificati i controlli nel passaggio dalla ?vigilanza? nazionale a quella comunitaria? Se questa è la conclusione, non possiamo che fare a meno di esternare la nostra meraviglia, ed estrema preoccupazione in proposito.

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