Continua a salire in Italia il numero di bovini contagiati dal morbo della ?Mucca pazza?. Nei primi 3 giorni della settimana sono stati rilevati ben 3 casi di contagio, che hanno portato il numero totale di bovini affetti da encefalopatia spongiforme a 45. Finora sono stati effettuati solo 409.000 test su animali adulti, rispetto ai 600.000 programmati lo scorso anno.
In ordine temporale l’ultimo caso di mucca pazza riguarda un bovino di 7 anni allevato nella zona di Lucca. Si apprende inoltre che una fattoria di Ragusa è stata posta sotto sequestro dalle forze dell’ordine poiché si è rifiutata di far eseguire i test diagnostici sui propri bovini.
Tale stato di cose non può non far riflettere sul livello dell’epidemia in Italia. La situazione si fa poi ancora più preoccupante se, ai numeri sopra riportati, si aggiungono i dati che fissano a 5.000 il numero di bovini morti sottoposti a test anti-bse su un totale di 20.000 capi, mentre gli altri 15.000 andrebbero in ?rottamazione?. Giungono inoltre segnalazioni circa il fatto che alcuni allevatori aggiungerebbero ai mangimi composti da farine vegetali, le farine animali, vietate dalla legge.
Il CODACONS critica l’atteggiamento passivo del Ministero della Salute di fronte al problema ?Mucca pazza?, non solo per quanto riguarda la lentezza con cui procedono i controlli, ma anche per l’inaccettabile richiesta fatta all’Unione Europea per far tornare la ?fiorentina? sulle tavole italiane.
Di fronte a questa situazione, sostiene il CODACONS, è impensabile qualsiasi ritorno della bistecca con l’osso e appare quindi incomprensibile e controproducente la presa di posizione delle istituzioni.