La notizia secondo la quale, con decreti del Direttore Generale per la Motorizzazione, sono stati omologati il 16 maggio, per il controllo da remoto, due dei più diffusi autovelox, il 104/C-2 e il 105 SE, è di quelle che meritano una puntualizzazione. In sostanza ora può trovare pratica applicazione il Decreto Legge n. 121 del 20 giugno 2002 così come modificato dalla L. n. 168/2002. Ossia, “sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali ?. gli organi di polizia stradale ? possono utilizzare o installare dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico, di cui viene data informazione agli automobilisti, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento di cui agli articoli 142 (ndr sorpasso) e 148 (ndr velocità) dello stesso decreto legislativo, e successive modificazioni“.
In pratica mentre prima si potevano utilizzare quei due autovelox ma era necessaria la presenza della pattuglia della polizia, ora sarà possibile il vero controllo da remoto, ossia fare una postazione fissa 24 ore su 24 senza la presenza dell`accertatore. Le conseguenze possono essere milioni di multe.
Il Codacons considera opportuna la presenza degli autovelox per aumentare la sicurezza stradale e diminuire il numero degli incidenti, ma ricorda la ratio della norma, che non è incassare soldi facili ma rendere più sicure le nostre strade. Non a caso nella legge c`è la frase “di cui viene data informazione agli automobilisti“. Ossia ci vogliono dei cartelli che avvisano l`automobilista della presenza dell`autovelox. In tal senso, considerata l`interpretazione restrittiva e sbagliata di alcuni comuni, come ad esempio Milano, secondo i quali l`informazione viene data nel momento in cui è pubblicata sul sito internet del comune stesso, il Codacons invita il ministero Infrastrutture e Trasporti ad emanare una circolare esplicativa sul tipo di cartello che deve indicare la presenza dell`autovelox fisso.