Fare un concordato a cifra fissa per sanare le multe elevate
nel 2000 e soprattutto attrezzarsi
perché il fenomeno
delle “multe pazze†non si ripeta
più in futuro». Questa la proposta
dell`avvocato Carlo Rienzi,
presidente del Codacons, che
ieri ha lanciato l`allarme ingorgo
per gli uffici di prefettura,
Comune e giudice di pace. Uffici
che secondo stime dell`associazione
dei consumatori saranno
alle prese con 900mila ricorsi a
fine anno, tutti relativi a multe
stradali elevate nel Comune di
Roma ai danni degli automobilisti
capitolini. Intanto, da erit,
l`ente di riscossione esattoriale
del Comune di Roma, fanno
sapere che l`accordo siglato
qualche mese fa per la sospensione
dei fermi amministrativi,
come fermi auto, ipoteche e pignoramenti
di conti correnti
per multe inevase, è scaduto.
La Mole dei ricorsi presentati
a fine anno avrà costi sociali
enormi, e bloccherà gli uffici
giudiziari e cause importanti
come quelle relative ad incid
e n t i , s f ratt i e al t r e c o s e ,
precisa il presidente Codacons,
Carlo Rienzi in una nota. «Chiediamo
al prefetto e al sindaco di
azzerare tutte le multe onde evitare
una paralisi totale degli uffici
giudiziari e un costo esorbitante
per la collettività – si legge in una nota di Rienzi – Alla
Corte dei Conti, invece, chiediamo
attraverso un esposto di
aprire una indagine per verificare
le responsabilità relative
agli errori nelle contravvenzioni,
errori che portano gli automobilisti
a presentare una valanga
di ricorsi al fine di far valere
i propri diritti lesi». econdo
stime del Codacons, sono
stati 120mila nel 200 i ricorsi
contro multe e cartelle esattoriali
dinanzi al giudice di pace.
E per il 2000 si prevede il num
e r o p o s s a s a l i r e f i n o a 10.000. Sono state invece circa
00mila nel 200 le contestazioni
presentate al Prefetto.
«Nel 200 il numero è destinato
a crescere – aggiunge il Codacons
– e di questo passo e in
base alle previsioni degli esperti,
il Comune rischia seriamente
di ritrovarsi a fine anno con 00
mila verbali con un ricorso pendente
».
, una fonte interna a
erit gruppo Equitalia, l`ente
di riscossione delle cartelle
esattoriali per conto del Comune
di Roma, fa sapere che il tavolo
aperto a suo tempo dalla
iunta Veltroni fra Comune,
erit, prefettura di Roma, iudice
di pace e Difensore civico,
allo scopo di allineare i sistemi
informatici dei diversi soggetti
– che non dialogano fra loro – è
stato interrotto. E per ora non
ha prodotto risultati. uindi, il
iudice di pace, ingolfato dai ricorsi,
continua a non trasmettere
i risultati delle sentenze alla
erit, che a sua volta continua
a non conoscere l`esito dei
ricorsi. Il Comune di Roma a
sua volta a tutt`oggi non è aggiornato
sui discarichi amministrativi
di erit.
Ma c`è di più: l`accordo siglato
qualche mese fa da erit e
Comune di Roma, che prevedeva
la sospensione dei fermi amministrativi,
è scaduto. «erit
ha ripreso a emettere fermi auto
e ipoteche – dice la fonte anonima
di erit – bisognerebbe siglare
un concordato con i cittadini,
per chiudere le partite
pendenti». ono due milioni le
cartelle inviate da erit ai contribuenti
romani. Oltre alle
multe, Irpef, Inps, arsu e altre imposte