Della serie: come rovinare una bella proposta! La sosta a pagamento, infatti, può essere giustificata solo perché essendo i posti auto una risorsa scarsa (a Milano sono la metà rispetto alle auto presenti) è necessaria una rotazione. Ovvio che in agosto questa necessità viene meno e, quindi, è inutile far pagare.
Ebbene Goggi, che per la prima volta in vita sua aveva avuto una bella idea, l`ha rovinata, facendo solo confusione con un complicatissimo elenco di eccezioni e restrizioni, note solo a lui e a pochi altri intimi. Su tutti i giornali, ovviamente, è apparsa la notizia: “Strisce blu, dal 9 al 22 agosto sosta gratis“. I probi cittadini si sono giustamente comportati di conseguenza. Non è possibile, infatti, pretendere che i milanesi sappiano a memoria che bisogna continuare a pagare nel quartiere Bicocca piuttosto che in Piazza Luigi di Savoia o in Viale D`Annunzio. Il cittadino non è tenuto ad andare in giro con l`elenco delle vie vietate in tasca. Le norme devono essere chiare, non contraddittorie e debbono essere portate a conoscenza degli interessati in modo adeguato. E` il presupposto stesso di uno Stato di diritto. Le strisce blu, invece, hanno continuato a rimanere tali sia nel caso di sosta a pagamento che in quello di sosta gratuita. In assenza di adeguati cartelli e di una segnaletica appropriata, si è quindi determinata una confusione generale.
Per questa ragione il Codacons invita i cittadini in buona fede, multati ingiustamente, a presentare ricorso al giudice di Pace di Milano entro 60 gg dalla notifica. Per vincere sarà necessario allegare un articolo di giornale con l`annuncio della sosta gratis sulle strisce blu.