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Nasce una “multinazionale” che da’ battaglia all’amianto

 Se l’Eternit si era costituita in multinazionale per la produzione e commercializzazione di amianto, rispondono con la stessa organizzazione le associazioni Familiari vittime amianto, che, in vista di un processo, dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal procuratore Guariniello, hanno riannodato legami di famiglie svizzere, olandesi, belghe, francesi, tedesche, italiane che hanno tutte una storia comune: morti e malati in famiglia a causa dell’amianto. Si incontreranno mercoledì a metà strada tra Italia e Francia, vicino ad Aosta, alla presenza di legali che conoscono ormai perfettamente la materia. Si sovrappongono i racconti del lavoro svolto da Giovanni/Peter/Klaus, il bucato delle tute intrise di polvere di amianto fatto da Romana/Franziska/Ester e la sofferenza, il respiro che mancava, il dolore alla schiena e quelle radiografie tremende, con il classico velo lattiginoso che ricopriva i polmoni, segno inequivocabile di mesotelioma. "Se c’è al mondo una Giustizia, questo processo si deve fare" dicono gli esponenti delle associazioni che raccolgono i famigliari delle vittime da amianto, consce dei tempi biblici della magistratura e di possibili inghippi che potrebbero capitare sul percorso di quello che si annuncerebbe come il più grande processo mai tentato contro la multinazionale. Intanto anche le istituzioni fanno la loro parte. Come promesso, al pool di avvocati (Sergio Bonetto, Paolo Pissarello, Oberdan Forlenza) che per primi individuarono cavilli legali, cui si sono affiancati legali dei sindacati o avvocati che hanno voluto mettere la propria professionalità a servizio delle vittime, oggi siede l’Avvocatura di Regione, Provincia e Comuni di Casale e Cavagnolo. "E’ il governo del Piemonte – dice l’assessore regionale all’Ambiente Nicola De Ruggiero – che chiede giustizia per i suoi cittadini, un impegno che va al di là di risorse economiche per bonifica o per tutela sanitaria, é un passo avanti per dare ragione a chi ha pagato con il dolore e con la vita la coabitazione forzata con il pericoloso materiale". "Ne sanno qualcosa – commenta il sindaco Paolo Mascarino – i casalesi che sul totale di oltre 2000 morti e 700 malati hanno dato il tributo più grande". Intanto, in tv "Striscia la notizia" ha dato conto della disponibilità del Codacons di assistere i malati di mesotelioma che potrebbero essere indennizzati per i danni alla salute con almeno 400 mila dollari derivati da un fondo costituito da aziende americane e canadesi, che produssero e lavorarono l’amianto. Ma i sindacati a chi chiede notizie in merito rispondono: "Eternit, Fibronit, le nostre aziende – dice Nicola Pondrano segretario della Cgil, cui già diversi casalesi si sono rivolti – non c’entrano nulla con questo fondo. Continuate a rivolgervi con fiducia ai sindacati e alle associazioni che finora hanno seguito le vostre pratiche".

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