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NATALE 2002: ECCO UN GIOCO DA NON REGALARE AI PROPRI FIGLI!!









Dopo i telefonini umts ecco un altro regalo che l’Intesa dei consumatori sconsiglia vivamente di fare ai propri figli. Per la consolle Playstation II è infatti in circolazione un gioco il cui titolo è tutto un programma: ?GRAND THEFT AUTO: VICE CITY?, ossia Furto aggravato d’auto: la città del vizio.
In questo gioco il giocatore veste i panni di un malavitoso che opera nei più disparati settori dei crimini. Occorre infatti gestire un giro di prostitute, tagliare la gola a chi ha rubato la cocaina alla mafia, organizzare il pestaggio di un gruppo di poliziotti e altre nefandezze.
Si può addirittura adescare ragazze libertine e consumare con loro rapporti sessuali in auto, dove il parabrezza balla simulando un vero e proprio rapporto fugace in automobile.
Un gioco questo vietato ai minori di anni 18, che tuttavia viene liberamente venduto a tutti i fans della Playstation II. Inoltre la scritta dove si evince il divieto, è pressoché illeggibile.

Si tratta di un gioco, sostiene l’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), che può seriamente danneggiare i minori. Indurre infatti un ragazzo, che ovviamente si identifica nel protagonista del gioco essendo lui stesso a determinarne i gesti, a compiere atti mafiosi, violenti, peccaminosi e privi di qualsiasi moralità, in cui chi vince è colui che più si comporta in modo fuori-legge, che insegnamento può dare ai minori?

Sicuramente non positivo. Anzi potrebbe addirittura, sostiene l’Intesa, influenzare negativamente i comportamenti dei soggetti più deboli nel contesto quotidiano della scuola, degli amici, ecc. e configurare i reati di istigazione a delinquere e corruzione di minori.

Per questi motivi le 4 associazioni hanno chiesto con un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all’Antitrust il sequestro dal mercato di tutte le confezioni de GRAND THEFT AUTO: VICE CITY al fine di tutelare i minori di anni 18 dal pericolo recondito che si cela dietro un gioco immorale e filo-mafioso.
Il Codacons inoltre assisterà i genitori di un ragazzo di Roma che hanno deciso di far causa a un negoziante di giochi per la PLAYSTATION II per aver venduto al figlio minorenne il gioco in questione, chiedendo al commerciante 2.500 euro di risarcimento danni.

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