Come ogni anno, con l’arrivo dei prodotti natalizi nei negozi di tutta Italia, il Codacons ha realizzato una indagine nelle principali città, per verificare i prezzi dei classici beni di Natale.
Dallo studio dell’associazione emerge subito come i rincari più pesanti si registrino nel settore dell’alimentazione.
“Pandoro e panettone, così come gli altri prodotti alimentari classici del Natale, fanno registrare quest’anno sensibili incrementi dei listini – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – mentre nel settore degli addobbi per la casa si registrano prezzi sostanzialmente stabili o in leggera salita rispetto lo scorso anno. Stabili anche i prezzi degli alberi di Natale. Ciò è dovuto soprattutto al calo degli acquisti di palline, candele, coccarde, ecc. registrato lo scorso anno – prosegue Rienzi – con le famiglie che tendono sempre più a tirare la cinghia rinunciando ai beni non indispensabili. Una siffatta situazione ha portato i commercianti a contenere gli aumenti in questo settore, per evitare ulteriori cadute dei consumi”.
“Sensibili cali dei listini si registrano invece per i prodotti hi-tech, per i quali le continue novità introdotte sul mercato consentono una positiva riduzione dei prezzi – spiega Carlo Rienzi – mentre rialzi si registrano per giocattoli e prodotti di lusso, irrinunciabili a Natale. In particolare il mercato del lusso e quello dell’hi-tech saranno gli unici a registrare quest’anno un segno positivo sul fronte dei consumi ”. I rincari dell’intero settore alimentare – sostiene il Codacons – porteranno le famiglie a spendere per il classico cenone di Natale 20 – 30 euro in più rispetto lo scorso anno (a seconda della qualità e della quantità degli acquisti), per un totale complessivo di 180 – 190 euro a famiglia.
ECCO I PREZZI REGISTRATI DAL CODACONS NELLE PRINCIPALI CITTA’ ITALIANE