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Natale, a casa un italiano su 2. Vacanze ridotte ai minimi

Feste di Natale a casa per il 40% degli italiani, il 15% in più dell’anno passato. Complici crisi e carovita, secondo l’ Adoc, l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, quest’anno le vacanze saranno ridotte ai minimi termini. «Ben il 40% degli italiani passerà le feste natalizie tra le mura domestiche – commenta il presidente dell’associazione Carlo Pileri – mentre il 26% riuscirà a godersi solo un weekend in Italia, il 3% in meno del 2007». Per chi riuscirà a partire in testa alle mete preferite restano città d’arte e le capitali europee. Un vero e proprio boom si registra per le stazioni termali e gli agriturismi con strutture dedicate al benessere, luogo di villeggiatura preferito da circa l’8% dei vacanzieri. I costi però crescono: la spesa media, secondo l’Adoc, è infatti di circa 750 euro a persona, il 10,2% in più del 2007. Il ridimensionamento delle vacanze, soprattutto quelle di una settimana o più, è dovuto anche al fatto che «purtroppo i consumatori non potranno fare troppo affidamento sulla tredicesima. Se prima una parte di questa poteva essere dedicata ai viaggi, adesso che per l’85% è dedicata alle spese ordinarie, diventa difficile, se non impossibile, regalarsi un viaggio», afferma l’associazione. L’Adoc chiede quindi una detassazione della tredicesima «in modo da fornire un minimo ritorno economico. Con quest’intervento, infatti, le famiglie avrebbero a disposizione, in media, 300 euro in più». Si preannuncia quindi un Natale magro sul fronte dei consumi, con un calo delle vendite che potrebbe raggiungere in certi settori il 25%.  Questa la previsione del Codacons, che ha condotto una prima indagine per testare la propensione agli acquisti da parte dei consumatori nel periodo delle prossime festività natalizie, da cui emerge anche che la maggioranza dei cittadini chiede di anticipare i saldi prima delle feste. L’indagine evidenzia che l’89% del campione intervistato (circa 1.500 famiglie su tutto il territorio) vuole i saldi di fine stagione già a dicembre. Il sondaggio mostra inoltre una forte tendenza a ridurre gli acquisti nel periodo natalizio, in assenza di un sensibile calo dei prezzi prima delle feste: si prevede infatti una riduzione dei consumi del 5% nel settore degli alimentari, del 25% nel settore degli addobbi per la casa, del 20% in regali vari e del 10% in giocattoli.  «Per il primo anno anche i consumi alimentari potrebbero subire una contrazione durante le feste di Natale», afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. «Questo perché – aggiunge – i rincari registrati da inizio 2008 e la forte crisi economica che ha investito l’Italia, ridurranno all’osso il budget da dedicare al cenone, all’acquisto di addobbi per la casa e regali vari. Invitiamo i singoli commercianti, se non vogliono vedere le proprie vendite crollare a picco a Natale, ad anticipare i saldi almeno al 15 dicembre».
 

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