Site icon Codacons Lombardia

Natale, le vendite non crollano

Sarà un Natale all’insegna del risparmio per le famiglie italiane che comunque non rinunceranno alle tavole imbandite e ai regali per i più piccoli. E andranno a caccia di sconti e promozioni. Secondo le previsioni del Centro studi di Confcommercio, complessivamente si spenderanno poco più di 8 miliardi di euro contro i 7,9 miliardi dell’anno scorso segnando un timido aumento dell’1,1%, che, però, al netto dell’inflazione, si trasforma in una flessione dell’1-1,5 per cento. La crisi e le difficoltà economiche del momento si faranno sentire, dunque, ma non ci sarà un crollo dei consumi, come spiega Carlo Sangalli «per tre motivi: la consueta ritualità degli acquisti, le promozioni e il fatto che una quota della tredicesima viene destinata alle spese». E, in materia di detassazione delle tredicesime, aggiunge: «Speriamo che si possa vincere questa partita visto che siamo a poche ore dal Consiglio dei ministri (oggi, ndr) che dovrà fissare i termini delle misure anticrisi». Da metà dicembre i portafogli degli italiani saranno più ricchi grazie alle tredicesime. In totale dei 36,6 miliardi di euro netti disponibili (12,2 miliardi evaporeranno in tasse), quasi 27 miliardi saranno destinate ai consumi (+3,6% in termini monetari): 8 miliardi saranno destinati agli acquisti nei negozi (+1,1%) e circa 19 miliardi (+4,7%) si divideranno tra spese per alberghi, bar, ristoranti, telefonia, giochi, per la gestione di automobili, riparazioni varie, affitti, luce, acqua, gas, carburanti e assicurazioni. Cresce la quota di tredicesima che sarà risparmiata: 9,6 miliardi rispetto agli 8,6 dello scorso anno (pari all’11,5%). A dicembre la fetta più grande dei consumi andrà all’alimentare: si spenderanno oltre 3 miliardi di euro, l’1,8% in più rispetto all’anno scorso in termini monetari (-1,5% al netto dell’inflazione). Gli italiani saranno attenti alle promozionie al miglior rapporto qualità prezzo. Si acquisteranno soprattutto ceste, prodotti locali e specialità. Per i vestiti invece, seconda voce di spesa, si aspetteranno i saldi: 1,2 miliardi a prezzi correnti di spesa, con un magro +1 per cento. Bene nel complesso le telecomunicazioni, anche se i margini si contraggono: grazie alle continue riduzioni di prezzo, infatti, questo forse sarà il Natale per concedersi tv a schermo piatto e decoder per tv digitale. Non si rinuncia poi a Mp3, telefonini, console per videogiochi, iPod e navigatori, prodotti con costi relativamente modesti. Stesso discorso per gli elettrodomestici: frigoriferi, lavatrici e asciugatrici non vanno più. I più gettonati sono i piccoli sotto ai 50 euro: frullatori, macchine da caffè e rasoi. Quanto alla gioielleria, il regalo di fascia media non è più di moda, mentre quello di lusso non sembra conoscere crisi. Soprattutto andranno gli oggetti personalizzati con nomi o date da ricordare. Babbo Natale non deluderà i bambini che troveranno sotto l’albero i tanto attesi giocattoli, che confermano l’andamento dello scorso anno con una spesa di 254 milioni di euro (+0,6%).  Ma sull’analisi dei consumi di Confcommercio le associazioni dei consumatori non sono d’accordo e il Codacons commenta: «Altro che freddo: il Natale sarà gelido e ci saranno cali negli acquisti che potranno arrivare fino al 25%».

Exit mobile version