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NEGLI UFFICI DELL’ ISTAT BIGGERI GIOCA A NASCONDINO PER NON INCONTARE IL CODACONS












In un articolo pubblicato da Repubblica il 19/2/2002 Luigi Biggeri, Presidente dell’Istat, dichiarava: ?invito i responsabili delle associazioni a venire in istituto: sarò ben lieto di spiegare loro i meccanismi non proprio semplicissimi di rilevazione».

Ebbene, oggi il portavoce del Codacons Avv. Carlo Rienzi e l’Avv. Cristina Tabano, alacre legale dell’associazione, si sono recati, previo invito, ad un incontro con l’Istat. Tuttavia di Biggeri nemmeno l’ombra. I suoi collaboratori lo davano all’estero per lavoro ma, dopo una veloce indagine, i rappresentanti del Codacons hanno scoperto che il Presidente Istat era comodamente seduto nei suoi uffici e nessuna intenzione mostrava di incontrare i consumatori.

Non solo. Durante l’incontro il Direttore Istat, Dott. Mancini, ha respinto tutte le richieste del Codacons di visionare la documentazione relativa al paniere, per motivi sconosciuti. Cosa avranno da nascondere quelli dell’Istat? Quale mistero inviolabile si cela dietro questo comportamento a dir poco ermetico?

Addirittura alla delegazione Codacons recatasi presso la sede dell’Istat è stato dato dell’ignorante??visto che voi non sapete??, ha esordito il Direttore Mancini, in modo sicuramente poco carino nei confronti di chi, tutti i giorni, si batte per tutelare gli interessi dei consumatori.

Insomma non solo al Codacons è stato riservato un pessimo trattamento, ma l’incontro si è rivelato una vera e propria presa in giro, e Biggeri pare proprio che predichi bene?e razzoli malissimo!!!

A questo punto il Codacons si rivolge direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che rappresenta appunto l’organo di vigilanza sull’operato dell’Istat, e chiede a Berlusconi un intervento immediato per far si che l’Istat fornisca all’associazione la documentazione richiesta.
Se entro 30 giorni l’Istat non comunicherà al Codacons i criteri con cui vengono selezionate le voci del paniere, e se non fornirà all’associazione il nuovo paniere completo su cui viene calcolato il tasso di inflazione, il CODACONS denuncerà l’istituto di statistica per omissione di atti d’ufficio e presenterà un ricorso al Tar ai sensi della legge 241/90.

Intanto i primi dati sull’inflazione diffusi ieri dalle città campione danno pienamente ragione al Codacons che aveva previsto un’impennata dei prezzi, e smentiscono tutti coloro che avevano bollato l’associazione come ?allarmista? e avevano diffuso previsioni ottimistiche e clamorosamente sballate sull’andamento dei prezzi in Italia.

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