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Nel giorno più afoso migliaia di persone in difficoltà in casa e al mare

Altro che relax. Migliaia di salernitani hanno vissuto una giornata d`inferno, ieri, per una nuova mancanza d`acqua. Da mattina a sera i rubinetti sono rimasti a secco nella parte occidentale della città: dal forte la Carnale al porto e nelle zone alte. Quel che è peggio, stavolta è mancata l`informazione che abitualmente precede le sospensioni idriche. Così l`emergenza ha sorpreso migliaia e migliaia di persone. Secondo Salerno Sistemi, società pubblica che gestisce l`acquedotto, sono state interessate circa trentamila utenze, domestiche e no. Il luogo. Il problema è esploso dalle parti di Fuorni, vicino alla Centrale del latte, un po` verso monte. Lì corre l`adduttrice principale, la condotta che convoglia l`acqua a Salerno: un tubo con un metro di diametro. Il danno. Mariano Mucio, presidente di Salerno Sistemi, ricostruisce così il problema: “Un`impresa, “Consolidamenti srl“, stava effettuando carotaggi con un macchinario che perfora le rocce. Sabato mattina ha bucato il tubo, lateralmente. La rottura è avvenuta nel punto più basso della condotta, là dove poi l`acqua comincia a risalire. Alle difficoltà per la falla si è aggiunta quindi la complicazione della posizione“. I tecnici hanno usato le pompe per assorbire l`acqua e svuotare il tubo. Lavoro lunghissimo, terminato nella tarda mattinata di ieri. “Poi – continua Mucio – è cominciata la “saldatura“. Abbiamo finito alle 13,30“. Allora, con cautela, sono partite le procedure per reimmettere l`acqua in rete. La scelta. Dunque, sabato già si sapeva. Perché non avvertire la gente? “Perché tutta la città avrebbe prelevato acqua. Ci sarebbe stato un assorbimento pauroso. Avremmo dovuto ripristinare il servizio lunedì, non domenica sera. Invece abbiamo valutato che l`acqua sarebbe mancata verso mezzogiorno di domenica e a casa ci sarebbe stata meno gente. Così abbiamo preferito gestire l`imprevisto usando i quantitativi accumulati nei serbatoi“. Perché l`interruzione si è verificata solo a occidente? Perché quella zona è servita dal deposito del Cernicchiara, che sta in alto: se l`acqua scarseggia, la pressione è insufficiente a farla salire, quindi non ce n`è per distribuirla. E allora cominciano i disagi. In casa. Testimonianza di Enrico Marchetti, presidente del Codacons: “Siamo rincasati verso le 13, i rubinetti erano a secco. Per fortuna avevamo alcune bottiglie piene, così le due bambine hanno bevuto. Ma tante altre persone in città sono rimaste senz`acqua per ore, oltretutto coi negozi chiusi. Se Salerno Sistemi ha dato quelle spiegazioni bisogna crederle. Denuncerò, personalmente e come associazione, i responsabili del fatto. Spero comunque che indaghi la magistratura“. Alle 18, in casa Marchetti correva “un filo d`acqua“. Altrove, niente ancora. Al mare. In uno fra gli stabilimenti balneari più noti, l`acqua disponibile è stata riservata alle toilette. Docce chiuse, quindi, e bagnanti inviperiti, soprattutto per i telefoni di Salerno Sistemi “sempre occupati“. I commenti, come una spirale, si sono allargati rapidamente alle “bollette salate“ e a “questa ennesima emergenza“, anche se “mesi fa hanno interrotto l`erogazione per diversi giorni promettendo che non ci sarebbero stati altri problemi“. I bagnanti avevano il caldo appiccicoso addosso e non sapevano come e quando toglierselo. I più disagiati. A Monticelli e nella parte alta di via Paradiso l`acqua è mancata già sabato sera. “Abbiamo mandato le autobotti“, dice Mucio. Al telefono. I cittadini hanno tempestato di chiamate il 113, i vigili urbani e i vigili del fuoco perché non riuscivano a parlare con Salerno Sistemi. Sempre occupato. “È evidente – replica Mucio – che avranno chiamato centinaia di persone e i telefoni potevano essere occupati. Del resto, abbiamo inviato comunicazioni alle televisioni e alle istituzioni (prefettura, questura, carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco), che ci hanno dato una mano“. Fine dell`emergenza. Verso le 19,45 – afferma Salerno Sistemi – la situazione si è normalizzata. Ai piani alti, comunque, il flusso era ancora scarso. E ora? “Chiederemo i danni all`impresa che ha causato il problema. Sono esterrefatto. Certe cose non dovrebbero accadere, però succedono continuamente“. Fra i danni, ci sarà un rimborso per i cittadini? “Noi chiediamo i danni per la società. Gli utenti hanno subìto un danno biologico, ma non pagheranno l`acqua che non hanno consumato“. Ovvio.

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