Il bollettino del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare aveva comunicato a tempo debito e a tutti gli organi interessati che oggi a Milano ci sarebbero state nevicate diffuse fin dalle prime ore del mattino, seguite da pioggia mista a neve nelle ore centrali della giornata.
Eppure, tanto per non cambiare, il Comune, tramite l’Amsa, ha sottovalutato ancora una volta il problema, intervenendo in ritardo. Lo si capisce dal numero di segnalazioni di persone che hanno contatto il Codacons e che hanno protestato per essere scivolate, in particolare, ma non solo, sui marciapiedi.
Evidentemente i 5 livelli di intervento previsti, dal bianco al rosso, non hanno funzionato a dovere ed il sale è stato sparso in ritardo. Infatti, il sale è stato sparso, stando a quanto ci hanno detto all’Amsa, solo quando si è arrivati al livello arancione, livello raggiunto alle 6,03 del mattino di oggi, troppo tardi evidentemente per ricoprire di sale tutte le strade di Milano prima che si riempissero di gente.
Non sarebbe stato rispettato, inoltre, il piano antineve del Comune, visto che il livello giallo era scattato fin dalle 18,34 di ieri e che, quindi, 49 automezzi avrebbero dovuto spargere sale per tutta la notte.
Inoltre il Comune insiste imperterrito a chiedere una cosa illegale: far pulire i marciapiedi, che sono suolo pubblico, ai proprietari delle abitazioni. Un’ordinanza, quella del 10/11/97, secondo la quale i responsabili degli stabili dovrebbero preoccuparsi di spargere sui marciapiedi materiali antiscivolo come sabbia o segatura. Come se i cittadini potessero uscire alle 6 del mattino per spargere sabbia. Inoltre nessuno li ha avvisati che si era passati al livello bianco e poi arancione?
“Un modalità che il Comune di Milano si è inventato per lavarsene le mani e scaricare sui consumatori una responsabilità che compete all’Amsa e che invece l’Amsa ha fatto solo in pochi luoghi sensibili come Stazione Centrale, davanti a scuole ed ospedali, peraltro male ed in ritardo” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.