" Nell’ultima seduta del consiglio comunale, venerdì scorso, è stato eletto il nuovo presidente del collegio dei revisori dei conti – Raffaele Ippolito ha ricevuto sedici voti, la maggioranza dell’assise: con lui eletti anche i revisori Danilo Lettera e Marcello Benincasa – ma non il difensore civico. Il nuovo rinvio ha fatto scattare l’ira dei consiglieri di Forza Italia, Antonio Corsetto ed Antonio Morrone. La discussione per l’elezione del difensore civico dovrá adesso riapprodare in commissione dove dovranno essere nuovamente verificati i criteri prima di riproporre, semmai, la vicenda all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. " Corsetto e Morrone sull’argomento hanno scritto una lettera al difensore civico della Regione e al Prefetto. «Egregio dottor Vincenzo Lucariello, difensore civico della regione Campania e dottor Claudio Meoli, Prefetto di Salerno – si legge – la presente per comunicarle che al comune di Eboli in oltre cinque mesi di consigli comunali e riunioni dei capigruppo, la maggioranza non ha ancora trovato il quorum per l’elezione del difensore civico comunale. Venerdì scorso la maggioranza ha votato una delibera in cui chiedeva il ritiro dell’argomento edaltro tempo per modificare il bando per l’elezione del difensore civico, mettendo in ridicolo un bando a cui hanno partecipato numerosi professionisti delle materie giuridiche nonché componenti di associazioni per la difesa dei consumatori, come il Codacons». " Poi i due consiglieri hanno avanzato una richiesta a nome dei cittadini: «Ci sembra quasi illegittimal’azione intrapresa. Il regolamento elo statuto esistenti giá permettono la scelta di uncandidato.Inoltre un bando diverso, con requisiti diversi, risulta essere eticamente scorretto nei confronti dei partecipanti e dei cittadini.Chiediamoun intervento, celere, per poternominare un commissario ad acta, cosìcome previsto dalle normative vigenti, che consenta finalmente la scelta di un difensore civico che i cittadini ebolitani attendono da tanto tempo, scelta che, però, le difficoltá interne alla maggioranza continuano a far slittare a tempo indeterminato»