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NO AI FARI ACCESI DI GIORNO, SI ALLA REVISIONE DELLE TRATTE FERROVIARIE A RISCHIO








L’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) era già scesa in campo contro il provvedimento voluto dal Ministro delle Infrastrutture Lunardi che ha introdotto l’obbligo dei fari accesi anche di giorno su autostrade e strade extraurbane. La conferma alle tesi sostenute dall’Intesa è arrivata da una recente ricerca secondo cui gli incidenti sulle strade, dopo l’introduzione dell’obbligo dei fari accesi, sarebbero aumentati del 6%. A quanto risulta all’Intesa, molti tamponamenti sarebbero stati causati dalla difficoltà nel vedere gli stop, difficoltà causate proprio dai fari delle macchine che si incrociano, accesi inutilmente di giorno.

Se a tutto ciò si aggiunge la ricerca fatta dall’Intesa dei consumatori, secondo cui i fari accesi fanno spendere in un anno, in termini di consumo energetico, 1.000 miliardi di vecchie lire in più agli automobilisti italiani (25,82 euro a testa), ci si domanda quale sia l’utilità di questo provvedimento, che appare dannoso per la collettività e ad unico vantaggio delle industrie del settore. Per questi motivi le 4 associazioni chiedono al Ministero delle Infrastrutture di fare un passo indietro, ritirando al più presto, nell’interesse dei cittadini, il provvedimento che impone l’obbligo dei fari accesi anche di giorno.


Ma la battaglia intrapresa dall’Intesa dei consumatori per tutelare la sicurezza nei trasporti non finisce qui. I troppi (e troppo) frequenti incidenti ferroviari che caratterizzano il trasporto su rotaie italiano, e di cui si ha quotidianamente notizia leggendo le cronache cittadine, impongono una riflessione e una presa di coscienza circa le condizioni in cui versano le strutture ferroviarie del nostro paese.

Alcune inchieste giornalistiche, tra cui quella trasmessa ieri da Striscia la notizia, hanno mostrato lo stato di fatiscenza dei binari in alcune tratte: traversine divelte, bulloni svitati, strutture obsolete.
Caratteristiche che inevitabilmente non possono garantire la sicurezza degli utenti che utilizzano il trasporto ferroviario.
L’Intesa dei consumatori chiede quindi un intervento da parte del Ministero delle Infrastrutture e delle Ferrovie dello Stato, per attuare prima di tutto un monitoraggio completo e minuzioso lungo tutta la linea ferroviaria italiana, al fine di individuare le tratte rischiose e le strutture malmesse, e disporre una revisione e manutenzione straordinaria sulle stesse, oltrechè interventi strutturali per rendere il servizio sicuro ed efficiente in tutta la penisola.





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