Non sappiamo se corrisponda al vero la notizia trapelata nei giorni scorsi secondo la quale il Ministro delle Comunicazioni Gasparri intenderebbe portare a 100 euro il canone Rai, con l`obiettivo di finanziare, in tal modo, il digitale terrestre. Si tratterebbe di un aumento di 2,90 euro (più di 5.600 delle vecchie lire), pari ad un rialzo del 2,99%.
La cosa sarebbe grave non solo perché lo scorso anno c`era già stato un aumento dell`imposta senza precedenti (+3,52%), non solo perché molti programmi della rete di Stato risultano deludenti in termini qualitativi, ma anche perché sarebbe un ulteriore contributo del Governo ad innalzare la già alta inflazione invece che ad abbassarla. Che fine ha fatto, poi, la promessa di non aumentare le imposte?
Inoltre la nuova legge Gasparri non può gravare sulle tasche dei consumatori. La Rai ed il Governo finanzino il digitale terrestre senza introdurre nuovi balzelli.
Per questo l’Intesa dei consumatori, ai sensi della Legge 281 del 1998, ha diffidato il Ministro Gasparri, intimandogli di non aumentare il canone Rai.
* l`aumento va diviso per due, dato che l`anno precedente non era stato adeguato il canone
(l`incremento è quindi dell` 1,76 % all`anno).