PERUGIA – Non mancano le incognite in questo fine 2008 umbro. Dai malanni di stagione ai mal di pancia causati dalla spesa per il cenone di San Silvestro i problemi non mancano. E se poi ci si mettono i computer, anche pagare le tasse (universitarie) diventa un rebus. L’influenza, che a Natale ha costretto a letto circa 4mila umbri, rischia di rubare la scena ai preparativi per la notte più lunga dell’anno. In occasione del ponte di Capodanno, infatti, è prevista un’impennata record con la rete italiana di sorveglianza che prevede 1,22 casi ogni mille abitanti. Tradotto: circa 20mila persone potrebbero trascorrere San Silvestro tra termometro, tisane e paracetamolo. Il resto delle famiglie si sta preparando a festeggiare il 31 dicembre tra cenoni, veglioni e serate private tra amici. Ma senza strafare. Secondo una stima che mette insieme previsioni di associazioni di consumatori e di commercianti e dati sull’andamento di prezzi e servizi, gli umbri in media si preparano a spendere circa 122 euro a nucleo (considerando 3 componenti). Dentro tale spesa c’è anche quella per i "botti" che si aggira su 24-28 euro, qualcosa in meno rispetto all’anno scorso con il prezzo medio per gioco pirotecnico che, secondo Telefonoblu, si aggira sui 9 euro. Fipe Confcommercio dell’Umbria parla di spesa per il cenone al ristorante in flessione (7,4%) ma solo per effetto della riduzione dei prezzi di alcuni locali. In flessione anche la spesa di chi festeggia a casa ma con un menu non a base di pesce: -6,4% grazie a spumanti, uva, salmone un po’ meno cari. Il Codacons teme tuttavia che la "tregua prezzi" stia finendo e che in pescheria si possano consumare le ultime stangate. «Per 4-5 persone – osserva la presidente regionale Carla Falcinelli – la spesa per il pesce varia tra gli 80 ed i 140 euro. E nessuno compra ostriche». Quanto alle serate in discoteca, un under 35 su due sceglie di trascorrere San Silvestro in un locale pubblico (discoteca, pub o disco bar): tra loro ci sono anche quegli studenti universitari che ieri a Perugia, hanno atteso ore alle segreterie per pagare le tasse. Il tutto per un guasto al sistema informatico ha causato resse e file "circolari".