Questa mattina il Codacons e l’Associazione utenti del trasporto aereo hanno notificato a Palazzo Chigi una formale diffida nei confronti del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di tutti i Ministri del Consiglio dei Ministri per impedire lo smembramento di Alitalia.
La messa in pratica di questa sconsiderata intenzione determinerebbe la nascita due società , una in cui convergerebbero debiti e cittadini, e l’altra costituita da 16 imprenditori a cui spetterebbero risorse e ricchezze, se pur poche, della compagnia di bandiera.
“Obbligazionisti e piccoli azionisti, il cui titolo è sospeso in Borsa dal 3 giugno 2008 – spiega il Codacons – corrono il rischio di veder ridotto il capitale azionario in briciole in seguito alla scissione tra good company e bad company, ciò avverrebbe in violazione delle regole economiche e di mercato, causando l’infausto fallimento economico degli azionisti, le cui ricchezze perdute finirebbero invece nelle mani dei 16 gruppi industriali.
Questa operazione, se messa in atto prima del fallimento della società , costituirebbe un illegale espropriazione di diritti fondamentali economici e costituzionali che cercheremo in ogni modo di evitare.
Oltretutto l’approvazione del Piano Fenice predisposto da Intesa Sanpaolo determinerebbe la fusione tra Alitalia e Air One. L’integrazione dei due maggiori operatori italiani nel trasporto aereo produrrebbe una concentrazione su una serie di rotte, come per la tratta Roma Fiumicino-Milano Linate, determinando condizioni di monopolio in favore della New Alitalia con gravosissime conseguenze sulle tariffe e per i cittadini.
In queste condizioni – prosegue l’associazione – l’approvazione da parte del CdA della nuova procedura avrebbe come conseguenza solo una serie di danni nei riguardi di azionisti e consumatori, perpetrati violando il codice civile e il codice del consumo. Per queste ragioni stamane è stato presentato un ricorso d’urgenza per bloccare il CdA di venerdì, pericolosamente strumentalizzato dal governo, e non in grado di prendere decisioni nell’interesse dei propri rappresentati ma a favore esclusivo della società neo costituita.
Domattina alle 10,30 intanto il Presidente del Tribunale civile deciderà sul ricorso di urgenza con il quale il CODACONS ha chiesto di sospendere il cda Alitalia programmato per domani pomeriggio. La richiesta di inibitoria riguarda l’assunzione di qualsivoglia atto provvedimentale e/o in qualsivoglia altra forma esso sarà ritenuto di essere deliberato, che abbia ad incidere avverso i diritti e gli interessi dei cittadini, consumatori e contribuenti attraverso le modalità surriferite, avvertendo che diversamente, la scrivente Associazione, la quale ha già ricevuto incarico da numerosi azionisti Alitalia, nonché da propri associati, si riterrà obbligata ad intraprendere, nelle forme previste dalla normativa nazionale ed europea, tutte le attività volte alla tutela giurisdizionale dei diritti ed interessi dei soggetti innanzi indicatiâ€.
“Ci appelliamo alla Giustizia italiana ed Europea – commenta il Presidente Codacons Carlo Rienzi – perché riteniamo sia l’unica strada percorribile per opporsi ad un governo e ad una società che hanno deciso di portare avanti esclusivamente i propri interessi all’insegna dell’arroganza e dell’illegalità , dimostrando ancora una volta come nel “bel paese†onori e diritti siano solo per pochiâ€.