Una notizia davvero sconvolgente dal mondo scientifico americano. Sembrerebbe che nelle zone in cui vi è una maggiore concentrazione di tralicci e quindi di campi elettromagnetici vi sia anche una costante presenza di radiazioni ionizzanti che supererebbero i limiti di esposizione previsti per i lavoratori delle centrali nucleari. Il CODACONS ancora più preoccupato da queste ultime ricerche ha deciso di presentare la propria COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE indicando le molteplici azioni giudiziarie nel campo civile, penale e amministrativo proposte da cinque anni a questa parte oltre che dall’Ufficio Legale Nazionale anche da alcune sedi Codacons, insieme all’attività sociale e politica in questo campo manifestatasi con un costante impegno dello sportello elettrosmog diretto dall’avv. Maria Cristina Tabano. Un impegno caratterizzato dalla partecipazione a convegni su questa tematica, ad interventi nell’ambito della Commissione Ambiente, prima alla Camera e poi al Senato per il varo della legge ? quadro sull’elettrosmog che adesso è in una situazione di stallo – con la richiesta di emendamenti volti ad introdurre un controllo preventivo e successivo di tipo sanitario, alla richiesta di modifica delle leggi regionali presentate sul territorio nazionale in termini di prevenzione, al coordinamento con le centinaia di comitati di cittadini nati spontaneamente. Un’attività unicamente ricompensata dalla diffusa informazione che si è riuscita a creare su questo argomento in ogni parte d’Italia e dalla volontà dei cittadini di conoscere e di essere liberi di scegliere, dove è possibile, anche se ancora fortemente influenzati da una situazione di monopolio per la telefonia fissa e di forte spinta a livello tecnologico vero l’uso dei cellulari. Nel caso degli elettrodotti, tuttavia, ci si trova ancora di più nella necessità di rivolgersi si giudici per chiedere giustizia data la volontà dell’ENEL di non procedere al risanamento delle aree a rischio, tralicci su scuole o dentro ai giardini delle abitazioni, cabine elettriche nei parchi gioco. Una volontà, questa della società elettrica italiana, che si è chiaramente manifestata anche con la citazione per danni inviata dall’ENEL contro il Ministro Ronchi e il dott. Clini il quale con una circolare aveva suggerito alle Regioni di applicare limiti più cautelativi per la salute dei cittadini. Ma il CODACONS, che è intervenuto a difesa del Ministero dell’Ambiente, ha sottolineato la meritorietà del provvedimento del Dott. Clini, assistendo ad una immediata perdita d’immagine dell’ENEL e di uno dei suoi amministratori, ex di Legambiente, associazione vicinissima al Ministero. Il risanamento e la previsione nei piani regolatori delle corsie per gli elettrodotti da escludere come zone edificabili sono, oggi , l’obiettivo primario delle associazioni che lottano concretamente contro l’elettrosmog, associazioni come il CONACEM che ha il merito unico di avere iniziato questa battaglia e il CODACONS che gli si è affiancato con la sua preponderante inclinazione alla difesa giudiziaria.