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OBBLIGO DEL PATENTINO: SENZA LA NECESSARIA PROROGA, ESCLUSI CIRCA 500.000 RAGAZZI






Intesaconsumatori ha sempre combattuto l’illegalità effettuando campagne per la prevenzione degli incidenti,per l’uso del casco e delle cinture di sicurezza,per l’educazione alla legalità nelle scuole in grado di sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole: è quindi d’accordo sull’obbligo del patentino,anche se ne ha contestato gli alti costi, che gravano ancora una volta sui bilanci dissestati delle famiglie. Intesaconsumatori,contesta tuttavia l’ottusità del ministero delle Infrastrutture, che non sembra disposto a concedere proroghe all’obbligatorietà del patentino, che secondo alcune stime interessa tra 800.000 ed 1.000.000 di giovani utenti dei ciclomotori,molti dei quali non saranno in grado di mettersi in regola nei rimanenti 14 giorni che separano la scadenza del 1 luglio 2004. Se le stime dei costruttori dei ciclomotori sono giuste,dovrebbero circolare circa 1 milione di ciclomotori acquistati quando non c’era l’obbligo del patentino. Se i dati del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti comunicati nei giorni scorsi sull`andamento degli esami per il conseguimento del patentino,sono plausibili,ossia 190.000 i candidati esaminati, a fronte di circa 260.000 richieste pervenute; che si incrementano di circa 10-12.000 unità al giorno, entro il 30 giugno si riusciranno a soddisfare al massimo altre 190.000 richieste,per un totale di 380.000.
Circa 500.000 ragazzi,non compiutamente e dovutamente informati dall’obbligo del patentino (non risulta all’Intesaconsumatori che i possessori dei ciclomotori abbiano ricevuto dal ministero delle Infrastrutture comunicazioni preventive almeno ai primi di gennaio 2004 su tali imminenti incombenze) sarebbero tagliati fuori rischiando multe salate di 516 euro oltre al fermo amministrativo di 60 giorni !
Intesaconsumatori chiede al Governo,qualora non voglia dimostrare il suo volto peggiore ?punitivo? e non ?educativo?, una proroga di almeno 3 mesi (non calcolando il mese di agosto notoriamente chiuso),portando così la scadenza dal 1 luglio al 31 ottobre 2004,per poter smaltire le richieste e dare la possibilità ai giovani utenti di mettersi a posto, per dare modo ad essi ed alle loro famiglie, di passare le vacanze estive senza affanni,crucci e preoccupazioni, derivanti da un obbligo condiviso dalla maggioranza a patto che sia ben programmato oltre ad una campagna di informazione, la cui carenza è difficilmente contestabile.




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