Quasi 40 milioni di cittadini, a cui va la profonda gratitudine dell’Intesa, stanchi di subire gli infiniti ed ingiustificati rincari e di essere presi in giro dal Governo e dall’Istat, hanno serrato il portafoglio, aderendo al terzo sciopero della spesa indetto da ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI.
E’ con questa nuova forza sociale organizzata dall’Intesa che da ora in avanti dovranno fare i conti Governo e commercianti, i quali farebbero bene ad abbassare i toni boriosi delle loro ridicole dichiarazioni secondo cui l’adesione alla giornata di sciopero sarebbe stata inferiore al 10%. Dati smentiti da una ricerca non commissionata dall’Intesa, bensì dalla Rai, e condotta da Mannheimer, secondo cui il 71% dei consumatori italiani, quasi 40 milioni di cittadini, ha aderito allo sciopero indetto lo scorso 16 settembre dall’Intesa, unica organizzazione che si batte strenuamente a difesa dei diritti dei consumatori e dei redditi delle famiglie e che ha sempre rifiutato compromessi con il Governo e facili accordi con le imprese.
E proprio in tale ottica l’Intesa ha allo studio precise misure immediatamente realizzabili anche senza intervento legislativo in grado di abbassare il fardello (rc auto, carico fiscale, commercio, Istat, ecc.) a carico dei cittadini italiani.
Nei prossimi giorni ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI presenteranno le loro proposte in materia, la cui accettazione è da considerarsi condizione irrinunciabile per aprire qualsiasi tipo di trattativa o dialogo con Governo e associazioni di categoria.
E la prima richiesta che l’Intesa avanzerà è l’istituzione di una Commissione Parlamentare di inchiesta sul prezzo della benzina che, come noto, ha una doppia velocità:
rapidissima a salire e lentissima nello scendere in relazione a fattori esterni, primo fra tutti la rivalutazione dell’euro sul dollaro.
Lo scopo di tale inchiesta, conclude l’Intesa, sarà quello di accertare l’entità e l’esatta destinazione dei profitti indebiti delle compagnie petrolifere a danno di milioni di cittadini.
Di seguito riportiamo i dati di adesione allo sciopero dei consumi – indagine effettuata dalla Doxa: