Oltre la metà delle partite di carne di maiale proveniente dall’Irlanda e ritirata dal mercato italiano è stata sequestrata in Lombardia. I dati del Ministero del Welfare, diffusi ieri dal sottosegretario Francesca Martini, parlano chiaro: su 42 operazioni dei Nas, 23 si sono registrate tra Milano e le altre province lombarde. «La situazione è sotto controllo», ha spiegato il ministro Maurizio Sacconi. Per quanto riguarda cotechini e zamponi, che il Codacons ha invitato a non acquistare, è arrivata una rassicurazione dal sottosegretario Martini: «I prodotti vengono lavorati diversi mesi prima della commercializzazione, cioè prima dell’1° settembre, la data stabilita dall’Ue dopo la quale c’è il rischio di contaminazione». Dal Pirellone parla l’assessore alla Sanità Luciano Bresciani: «Sarebbe certamente più logico che fosse la Regione a controllare gli ingressi sul suo territorio. Roma ci dia i criteri generali dei controlli: ad attuarli ci penseremo noi». L’associazione milanese dei macellai, intanto, si prepara ad affrontare una nuova psicosi dopo gli allarmi per la mucca pazza e il virus dei polli. «Siamo abituati», dice quasi sconsolato il presidente Maurizio Arosio: «Sui nostri banchi è quasi impossibile che sia arrivata carne irlandese, anche perché i maiali nostrani sono di qualità più elevata con prezzi decisamente abbordabili».