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Ordinanza sui cani pericolosi, Codacons sul piede di guerra

 I piani del governo: museruole obbligatorie e niente addestramenti aggressivi ABOLIZIONE della «black list», obbligo di guinzaglio per tutti cani, corsi per animali «potenzialmente reattivi»: queste le caratteristiche della nuova ordinanza ministeriale sui cosiddetti «cani pericolosi» che scatterà da gennaio. Il Condacons è però già sul piede di guerra e chiede non soltanto di non abolire la lista ma anzi di ampliarla e di introdurre un apposito «patentino» per i proprietari dei cani che potrebbero potenzialmente essere pericolosi. Le nuove disposizioni ministeriali, ha sempre assicurato il sottosegretario al Welfare Francesca Martini che ha la delega sulla questione, saranno il risultato di un lavoro scientifico «vero» che coinvolge anche professionalità finora tenute fuori, come gli esperti di comportamento animale. La nuova ordinanza farà registrare discontinuità con i provvedimenti precedenti, firmati dai ministri Sirchia, Storace e Turco: verrà abolita la lista di razze ritenute pericolose per ragioni genetiche. Mentre, sempre secondo la volontà del sottosegretario Martini, verrà introdotto l’obbligo di guinzaglio per tutti cani, dai barboncini ai pit-bull, perchè, ha avuto modo di ricordare più volte il sottosegretario «si tratta di un atto di civiltà». Altre coordinate della nuova ordinanza: l’esaltazione della «responsabilità al controllo» del proprietario; corsi specifici per animali «potenzialmente reattivi» e giro di vite contro l’addestramento teso ad asaltare l’aggressività dei cani.  Ma il Codacons non ci sta.  «La tragedia di Chieti – sostiene l’associazione consumatori – dimostra due cose: la prima è che non tutte le razze sono uguali come crede la Martini, a cui il Codacons, non a caso, chiede da mesi di togliere la delega sulla materia, ma che alcune sono talmente potenti e pericolose che devono avere un trattamento speciale e differenziato. La seconda è che le ordinanze finora fatte, stabilendo solo l’obbligo di guinzaglio e museruola per i cani condotti in luogo aperto al pubblico, non hanno efficacia nelle abitazioni private, dove stabiliscono solo l’obbligo di una assicurazione».  Per questo il Codacons chiede da tempo «che i possessori dei cani inseriti nell’elenco siano obbligati ad avere un patentino, ossia un esame psicocomportamentale del cane ed una verifica delle competenze del padrone, che deve saper dimostrare di poter tenere ed addestrare un cane potenzialmente pericoloso». L’associazione inoltre chiede da anni anche «di ampliare l’elenco delle 17 razze attualmente considerate potenzialmente pericolose almeno con l’inserimento dei seguenti cani: Mastino napoletano, American Staffordshire Terrier, Staffordshire Bull Terrier, Dobermann, Dogue De Bordeaux, Cane Corso, Mastiff. Quante altre vittime dovremo avere prima il sottosegretario Martini si svegli?». E’ infine della fine di luglio il ddl presentato da Livia Turco, capogruppo Pd ed ex ministro della Salute, che prevede la conferma della lista dei cani pericolosi, il «patentino» per i proprietari dei cani più aggressivi e multe dai 300 ai 10 mila euro per le violazioni più gravi.

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