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Ordine dei medici di Milano chiede lockdown immediato per la città

 COMUNICATO STAMPA
Cronaca Milano e Lombardia
Martedì 3 Novembre 2020

COVID-19: ORDINE DEI MEDICI DI MILANO CHIEDE “LOCKDOWN” IMMEDIATO PER LA CITTA’
 
LA SITUAZIONE, PER IL PRESIDENTE ROBERTO CARLO ROSSI, SAREBBE INSOSTENIBILE PER LA CITTA’, SIA NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE SIA PER LA MEDICINA DEL TERRITORIO
 
CODACONS: FONTANA E SALA RESPONSABILI DELLA SALUTE DELLA COLLETTIVITA’, OGNI GIORNO DI RITARDO DELLE PERSONE MUOIONO, SERVONO PROVVEDIMENTI IMMEDIATI
 
Cronaca Milano e Lombardia: “Ad oggi lato Regione Lombardia non si ipotizza nemmeno lontanamente di andare verso un lockdown stile marzo e aprile e io lo condivido” Beppe Sala – 2 Novembre 2020; “Blocca la Lombardia” Attilio Fontana contro il lockdown di Milano – 2 Novembre 2020.
 
Nonostante continui, giorno dopo giorno, a peggiorare la situazione pandemica per il Covid-19 a Milano ed in tutta la Lombardia; è proprio nel capoluogo che la situazione sta diventando sempre più insostenibile.
 
Dopo numerosi primari delle strutture che hanno lanciato le loro grida di allarme, tocca al Presidente dell’ordine dei medici, Roberto Carlo Rossi, il quale ha definito insostenibile per le strutture ospedaliere e per la medicina del territorio la situazione attuale, chiedendo a gran voce che venga dichiarato un “lockdown” mirato ed efficace per diminuire la pressione sulle strutture.
 
Codacons: “Raccogliamo e rilanciamo il grido disperato di tutto il personale sanitario, impegnato nella lotta al Covid-19 24 ore su 24, e oggi quello del Presidente dell’Ordine dei Medici, il cui intervento lancia una luce sinistra su quella che è la situazione attuale delle strutture ospedaliere milanesi – afferma il Presidente Marco Donzelli – situazione che viene invece costantemente minimizzata dal Sindaco Beppe Sala, che continua a dichiararsi contrario a fermare Milano. 
 
Quando purtroppo nella nostra società difendere gli interessi economici diventa più importante di proteggere la salute della popolazione, vuol dire che qualcosa a livello sociale ha fallito. Ovviamente le vite delle persone più a rischio sono quelle dei nostri anziani, dei soggetti pluripatologici, e di coloro che giornalmente sono costretti ad andare al lavoro scegliendo tra morire di fame e morire di Covid-19.
 
Intervenire adesso, ogni giorno di ritardo causa altri morti evitabili.”
 
Ufficio Stampa: 393/9803854
 
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