Site icon Codacons Lombardia

“OSSERVATORIO PREZZI“: L’ENNESIMA PRESA IN GIRO DI UN GOVERNO INERTE


Dopo ben 3 scioperi della spesa dell’Intesaconsumatori e centinaia di quotidiane proteste dirette a Governo ed al ministro Marzano, quest’ultimo, che invece di far chiudere uno stabilimento balneare che gli aveva raddoppiato il costo dell’ombrellone da 15.000 lire a 15 euro, giustificò tale lampante speculazione per introdurre nell’ordinamento italiano la ?concorrenza dell’ombrello?. I ministri economici annunciano (con ben 3 anni di ritardo), un ?osservatorio speciale dei prezzi?, non certo per reprimere fenomeni speculativi diffusi ed innegabili, ma per cercare di attenuare gravissime responsabilità in materia di controllo dei prezzi, allegramente ed arbitrariamente raddoppiati con il pretesto dell’euro.

E’ l’ennesima politica dell’annuncio che non servirà a far abbassare prezzi e tariffe (bancarie, assicurative, postali, ecc.) fuori controllo da ogni ragionevole linea di politica economica, responsabili di un gigantesco impoverimento di grandi masse di lavoratori e pensionati a reddito fisso, anche dei ceti medi, con il conseguente arricchimento di 3-4 milioni di soggetti che determinano i prezzi: se è inconfutabile che al 31 dicembre 2003 era stato trasferito oltre il 3 per cento del PIL dalle tasche dei consumatori, ossia circa 40 miliardi di euro, tale illegittima speculazione, denominata da Intesaconsumatori ?La rapina del secolo?, era costata alla data di 8 mesi fa, ben 2.000 euro a famiglia !

Intesaconsumatori rileva la totale assenza di politiche economiche e programmatiche in grado di far fronte all’emergenza prezzi e di tagliare le unghie alla speculazione evidente ed in corso, in tema di:

– prezzi dei carburanti che avrebbero superato oggi 1,2 euro a litro per la verde e di 0,98 per il gasolio in moltissime aree geografiche secondo le segnalazioni degli utenti, oggetto di stravaganti e contraddittorie dichiarazioni dei ministri in tema di bonus sulle accise a ?corrente alternata?;

– tariffe assicurative che dovevano diminuire del 12-18 per cento ed invece continuano ad aumentare del 7-12 per cento;

– prezzi dei servizi bancari quotidianamente rincarati con semplice avviso in gazzetta ufficiale con costi proibitivi di gestione di un conto corrente ben superiori a 521 euro l’anno;

– tariffe di luce e gas i cui inevitabili rincari non preoccupano il Governo;

– spese per i farmaci rincarati del 16,8 per cento.




Per contrastare l’inerzia del Governo, Intesaconsumatori nel confermare il quarto sciopero della spesa per l’intera giornata di giovedì 16 settembre 2004, giornata ecologica del ?tutti a piedi? per protestare contro il ?caro benzina?, rivolge un appello alle forze sociali, ai partiti di maggioranza e di opposizione non insensibili ad arginare un gigantesco impoverimento delle famiglie italiane, costrette ad indebitarsi anche accentuando la frequentazione dei Monti di Pietà per ?impegnare beni di famiglia? solo per poter sopravvivere, a sostenere le mille ragioni dei consumatori.

Intesaconsumatori infine, ribadisce la sua netta contrarietà all’abolizione delle monetine da 1 e 2 centesimi di euro, ritenendo che il ?nulla osta? apparentemente dato da associazioni europee non sia affatto condivisibile.











Exit mobile version