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OSSERVATORIO SUI PREZZI: PER L’INTESA INCONTRO ANCORA TROPPO INTERLOCUTORIO






La prima riunione dell’Osservatorio sui prezzi, svoltasi questa mattina presso il Ministero delle Attività Produttive alla presenza del Ministro Marzano, ad avviso dell’Intesa dei consumatori è stata una riunione interlocutoria e ancora non sufficientemente rispondente alle richieste che venivano dai consumatori italiani e dell’intero Paese.

Dopo gli aumenti ingiustificati degli ultimi due anni che hanno portato ad un aggravio di spesa per le famiglie di 2.800 ?, dopo i rincari delle tariffe pubbliche, dopo le forti speculazioni seguite all’introduzione dell’euro, dopo 8 mesi dalla costituzione dell’Osservatorio sui prezzi, quello che occorreva per iniziare a porre un freno al carovita, non era certo una riunione interlocutoria, che non ha deliberato alcun provvedimento immediato tra quelli proposti dell’Intesa dei consumatori.

Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno apprezzato gli sforzi del Ministero e la presenza di tecnici specializzati nello studio delle dinamiche di prezzi e tariffe, come mostrano vivo apprezzamento per la volontà di partire mostrata dal Ministro Marzano, però alcune questioni di fondo andavano e vanno con urgenza definite, come quella relativa alla partecipazione attiva dei rappresentanti dei consumatori nella rilevazione dei prezzi.

?E’ mancata ? dichiara il portavoce dell’Intesa Carlo Pileri (Presidente Adoc) ? una risposta chiara del Ministro sul coinvolgimento delle Associazioni nel lavoro di rilevazione dei prezzi sul territorio, e riteniamo urgente un chiarimento su questo nodo focale che inciderà sui futuri lavori dell’Osservatorio e che per l’Intesa è pregiudiziale per garantire quella trasparenza che finora è mancata sui prezzi?.

L’Intesa ha anche preso atto, come annunciato da Marzano, della volontà del Governo di aprire un tavolo a Palazzo Chigi sulla questione prezzi, e ha chiesto formalmente al Ministro di essere presente al tavolo in rappresentanza dei consumatori e come riconoscimento del lavoro fatto fino ad oggi per cercare di arginare il carovita.

Un’altra importante vittoria dell’Intesa è stato il riconoscimento da parte di un rappresentante del Governo, della stranezza delle dinamiche dei prezzi sulla benzina. Le preoccupazioni dell’Intesa sulla doppia velocità dei prezzi dei carburanti, rapidissimi a salire, colpevolmente lenti nello scendere quando il prezzo al barile cala o quando l’euro si rafforza sul dollaro, si sono dimostrate fondate e finalmente nelle intenzioni del Governo, sembra esserci la volontà di porre fine a tale speculazione e definire le responsabilità di questa ingiustizia.







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