I gestori degli stabilimenti di Ostia e Fregene bocciano l`intesa per la riduzione dei prezzi Il “niet“ è stato categorico sulle spiagge di Fregene. Più flessibile invece a Ostia, anche se in sostanza sempre di un “no“ si tratta. è il bilancio dell`operazione “pomeriggio convenienza “, l`intesa firmata presso il ministero dello Sviluppo economico dalle associazioni dei gestori degli stabilimenti. L`obiettivo era dimezzare le tariffe di agosto a partire dalle 14. Sconti dal lunedì al venerdì, riducendo del 50 per cento i prezzi di sdraio, lettini e ombrelloni. Nei fatti, è stato un vero e proprio flop. Non che le riduzioni non siano state praticate, ma ognuno si è regolato a modo suo, e di sicuro senza mai aderire al protocollo. Ad opporsi da subito all`accordo con il Governo è stata Simonetta Mancini, battagliera presidente di Balnearia, l`associazione cui aderisce la maggioranza degli impianti di Fregene, che parla di netta “non adesione al patto“. Una scelta motivata “dalla considerazione che il litorale di Roma offre un`ampia gamma di strutture dove poter trascorrere una giornata al mare. Le nostre tariffe non solo non sono aumentate da diversi anni ma sono comprensive di un ventaglio di servizi accessori offerti ai clienti“. E le riduzioni? “Già da tempo le pratichiamo, senza i suggerimenti di nessuno. Sono proposte all`insegna del buon senso“. Secondo la presidente di Balnearia il ventaglio delle offerte è abbordabile dalla maggioranza delle tasche: “Il prezzo medio del servizio, con sdraio e ombrelloni, oscilla tra i 5 e i 7 euro da anni. Anche a Ferragosto, la maggioranza degli impianti ha offerto un lettino a 8 euro. Non mi sembrano cifre proibitive“. Scenario non dissimile a Ostia, dove ogni gestore si è regolato secondo le proprie abitudini. Massimo Di Salvo, titolare della Spiaggia, lungomare Vespucci, meta soprattutto di comitive di giovanissimi, parla di “offerte ispirate dal buonsenso. Premesso che l`accordo con il ministero ha un valore facoltativo, nessuno ha mai pensato di far pagare l`ingresso al pomeriggio come quello della mattina. Ma lo sconto del 50% mi sembra francamente troppo“. Anche alla Marinella di Castelfusano dicono di essersi sempre regolati “con l`offerta di prezzi diversi a seconda dell`orario. Ma non abbiamo dimezzato le tariffe. Anche perché quest`estate la gente durante i feriali non si è praticamente vista“. L`operazione “pomeriggio convenienza“ sembra avere funzionato ad Anzio e Nettuno, anche se Daniela Renzoni, presidente del Sindacato balneari, polemizza: “Siamo stati i primi a differenziare i prezzi. E le altre località del Lazio si sono accodate alle nostre proposte. Le tariffe sono bloccate da anni, ma tutto il resto è schizzato all`insù, canoni balneari, personale, nettezza urbana. Il prossimo accordo dovrà tenere in considerazione anche queste voci“. Parla di “protocollo da rivedere “ Andrea Mannucci, del Codacons Lazio: “Buona l`idea, ma velleitaria l`applicazione, lasciata all`iniziativa personale dei gestori. Dovrebbero essere più severe le associazioni dei gestori con i loro soci. Inutile firmare i patti se poi non vengono rispettati“. Danni Estate “difficile“ per gli stabilimenti, e ora anche le mareggiate