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Padova ferma il Dal Molin

VENEZIA. Il Comune di Padova blocca la base Dal Molin. L`amministrazione Zanonato ha formalizzato ieri l`opposizione al raddoppio della base Usa poiché mette in pericolo la falda acquifera di Villaverla, che serve il territorio. Un intervento “ritenuto opportuno al fine di tutelare gli interessi del Comune di Padova“ che porta l`amministrazione a “partecipare ai procedimenti giudiziali in corso mediante proposizione di intervento adesivo alla posizione assunta dal Codacons“. La delibera, approvata ieri in giunta su proposta dell`assessore Marco Carrai, sancisce il ruolo di opposizione del comune al Dal Molin. Al di là delle questioni politiche, tra le contestazioni avanzate dal Codacons c`era proprio l`autenticità della Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) da cui emergevano descrizioni per le quali l`ampliamento della base Usa appariva precluso. Infatti – avevano spiegato i legali del Codacons – la valutazione prevede non solo il rischio di inquinamento delle falde acquifere superficiali di livello “medio-elevato“, con conseguenze su tutta la popolazione residente nella provincia di Padova, ma anche il divieto di insediamenti al di sotto dei 4 metri di profondità, il che rende impossibile il previsto tunnel di 1 chilometro. A novembre l`associazione aveva impugnato davanti al Tar “Il nullaosta di estremi ignoti, rilasciato dal Presidente del Consiglio dei ministri per la realizzazione del progetto Dal Molin e la richiesta di sospensione dei provvedimenti impugnati“. Un mese fa quindi la pronuncia del Tar che accoglieva l`istanza di sospensione rilevando numerosi profili di illegittimità nonché il possibile pregiudizio ambientale conseguente alla realizzazione delle opere e all`insediamento delle nuove strutture sul territorio. Nel giro di 10 giorni la Presidenza del Consiglio dei ministri ed il Ministero della Difesa avevano impugnato a loro volta l`ordinanza così prodotta davanti al Consiglio di Sato, chiedendone l`annullamento. Le ultime vicende davanti al Consiglio di Stato quando si sono costituiti in giudizio il Codacons che ha eccepito l`inammissibilità e l`infondatezza del ricorso ed il comune di Vicenza che ha formulato la richiesta di rinvio disposta per il 29 del mese. Ma la protesta continua a montare: La Società Aeroporti Vicentini ha fatto a sua volta sapere che si costituirà in giudizio davanti al Consiglio di Stato contro il raddoppio della base Usa di Vicenza. A ruota le categorie economiche che, spronate dalla società Aeroporti Vicentini, scendono direttamente in campo contro il raddoppio della base Usa. L`amministratore unico della società, Mario Martello, ha firmato una lettera spedita al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ai ministri La Russa e Matteoli e ai responsabili di Enac. Nella missiva si chiede il mantenimento della pista e della struttura nella sua strutturazione attuale.

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