Alimenti che costituiscono la base della dieta mediterranea, hanno subito, secondo un’indagine svolta dall’Adoc, rincari del 16,2%, il primo, e del 26%, il secondo, il chilo. Aumenti che se paragonati ai prezzi del 2001 superano il 50% nel caso del pane e di oltre l’80% per la pasta. Una speculazione selvaggia dei prezzi, non giustificabile con l’aumento del costo delle materie prime, alla quale le associazioni dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) dicono basta organizzando, su tutto il territorio provinciale, per giovedì prossimo, lo "Sciopero della pagnotta". Le associazioni invitano dunque i cittadini a rinunciare, per 24 ore, all’acquisto e al consumo dei due alimenti simbolo della tavola. "L’intento della manifestazione – dice Carlo Pezzoli, presidente Adoc Latina – oltre a denunciare i rincari ingiustificati, e’ quello di lanciare un forte messaggio ai commercianti per farli ragionare e agire di conseguenza. E’ necessario diminuire i prezzi, i consumatori sono stanchi di dover fare i conti con un costo della vita ogni giorno più caro". Nel giorno della manifestazione a Latina e nei comini associati alle associazioni dei consumatori alcuni volontari gireranno fra le vie cittadine per informare i cittadini dell’evento, invitandoli a partecipare. "Spero – conclude Pezzoli – di replicare il successo delle altre manifestazioni contro il caro vita, come lo sciopero della spesa dello scorso anno. Ho fiducia nei cittadini, non ho perso le speranze neanche nei confronti dell’amministrazione comunale, in particolar modo nell’assessorato al commercio, finora disinteressatasi a adottare una linea politica e di controllo efficace e a favore dei consumatori".