Roma. Pane e pasta restano al top nella lista dei rincari. Tanto che la Coldiretti calcola che quest’anno le famiglie italiane spenderanno 3,4 miliardi in più rispetto al 2007, solo per l’acquisto di questi beni. I dati sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat descrivono un quadro critico per i prezzi degli alimentari. Anche agosto, infatti, continua a segnalare forti tensioni, con il settore dei derivati dei cereali cresciuto, nel complesso, del 12,2% su base annua. L’aumento più vistoso è quello della pasta, con un rialzo del 25,6%, in accelerazione rispetto al +24,7% registrato a luglio. Ancora più accentuato, pari al 35,2%, il rincaro per la pasta di semola di grano duro. Fa un piccolo passo indietro, ma resta in forte tensione, il pane, che passa dal +12,9% di luglio al +12,2%. E se la Federazione italiana panificatori parla di "demagogia", sostenendo che da inizio anno il pane è rincarato solo del 3,2%, i consumatori parlano di "speculazione" e lanciano lo "sciopero della pagnotta" per il 18 settembre. "Porteremo in piazza, assieme alla Coldiretti, panettieri e fornai che dimostreranno che i costi di produzione del pane arrivano ad essere anche quattro volte inferiori a quelli attuali", spiega il Codacons. L’iniziativa prevede una manifestazione contro il carovita a piazza Montecitorio e, contemporaneamente, un ‘boicottaggio’ degli acquisti di pane e pasta.