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Panorama, arrivano le scuse, “In futuro listini più bassi“

Panorama chiede scusa ai clienti per i disagi a causa dei prezzi impazziti. I responsabili dell`azienda sostengono che il problema sarebbe stato causato da disguidi legati ad un massiccio impegno per cambiare i prezzi, abbassandoli, in una logica di lotta all`inflazione. Al centro commerciale sostengono che la maggior parte dei prodotti battuti alle casse con prezzi diversi da quelli esposti sui banchi avrebbe comportato risparmi per i clienti e non sovrapprezzi. A Franco Conte del Codacons, che ieri aveva annunciato che chiederà un incontro, la direzione di Panorama fa sapere di essere pronta al confronto. “I controlli per far tornare la situazione sotto controllo – dicono i vertici della società – sono in atto da quando la Nuova ha segnalato il caso, la settimana scorsa. La soluzione del futuro potrebbero essere le etichette elettroniche, che per ora stiamo sperimentando a Treviso“. Dopo l`esplosione del caso dei prezzi impazziti insomma l`azienda si difende, sostenendo che l`accaduto sarebbe legato a un carico di lavoro eccezionale per il cambio dei listini (l`impegnativa campagna antinflazione si sarebbe sovrapposta ad una lunga lista di aggiornamenti dei prezzi) che avrebbe mandato in tilt il sistema. Una crisi aggravata dal fatto di essere avvenuta proprio nella settimana di Ferragosto, periodo di minor presenza di addetti per le ferie. La società si giustifica esattamente così: “Le cause del mancato allineamento dei prezzi alla cassa con quelli al banco sono riconducibili a problemi che si sono verificati nel corso di un impegnativo lavoro sui listini di vendita. Un`operazione pensata per combattere i processi inflattivi. Contestualmente si sono assommati altri aggiornamenti di prezzo, che hanno comportato un numero eccezionale di modifiche prezzo, proprio nella settimana di Ferragosto. Il processo di cambio delle etichette dei prezzi è ancora manuale e pertanto vi possono essere degli errori“. La campagna di Panorama per l`aggiornamento dei prezzi è impegnativa anche sotto l`aspetto finanziario e costa oltre 3 milioni di euro, 250 mila su base annua solo per l`ipermercato di Marghera. L`azienda ripete che da quando giovedì scorso la Nuova ha denunciato il problema sono iniziati i controlli e puntualizza che la maggior dei prezzi impazziti patiti dai clienti sarebbero stati ribasso. A questo proposito Panorama cita la nostra inchiesta delle settimana scorsa, quando due prodotti ci sono stati fatti pagare più del dovuto e due meno. “I due prezzi battuti alla cassa al rialzo – precisa l`azienda – erano dovuti al fatto che i due articoli precedentemente erano in promozione. Poi sono stati riposizionati al prezzo normale“.

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