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PARCHEGGIO DELL’ADDOLORATA: IL TAR DEL LAZIO ACCOGLIE IL RICORSO DEL CODACONS

Un’importante vittoria del Codacons, delle associazioni ambientaliste, tra cui Italia Nostra e dei cittadini dinanzi al Tar del Lazio. Dopo che un nutrito gruppo di cittadini si era rivolto allo sportello sulla città del Codacons, segnalando una situazione di rischio e di disagio per le persone per le abitazioni, il Codacons, rappresentato dall’Avv. Cristina Tabano, si era rivolto ai giudici amministrativi. Questa la vicenda: da oltre quindici anni i residenti si opponevano alla costruzione di un parcheggio nel parco retrostante l’Ospedale dell’Addolorata sito in via S. Stefano Rotondo situato su zona di rilevanza archeologica (basti pensare che vicinissimo si trova il Colosseo e la Domus dorata); già in passato l’Ospedale dell’Addolorata aveva tentato di iniziare lavori miranti alla realizzazione di un parcheggio, lavori immediatamente sospesi anche in seguito ad azione giudiziaria, sia per la necessità di tutelare l’esistenza di essenze arboree secolari sia per la pericolosità dell’intervento in atto, ma anche per il notevole aumento di inquinamento atmosferico che avrebbe provocato la presenza delle numerose auto nella zona a danno degli ammalati e degli stessi residenti, nonchè per la sproporzione dell’intervento rispetto alle esigenze rilevate.

Le opere che dovevano allora essere realizzate e che furono sospese, ma che nuovamente oggi si ripropongono, sono confinanti con il muro di contenimento a dislivello sito al confine tra l’Ospedale dell’Addolorata di Roma ed i condomini di Via S. Erasmo. Alla base del muraglione di contenimento di detto dislivello si trovano i giardini, terrazze e spazi annessi agli edifici per abitazione confinanti con l’Ospedale. Motivi sufficienti questi per comprendere che un parcheggio, in quella zona, sarebbe oggettivamente improponibile.
Tuttavia i lavori sono cominciati lo stesso, portando i residenti della zona a rivolgersi al Codacons per ottenere tutela.
Il Tar del Lazio, stamattina, ha accolto le richieste del Codacons, di Italia Nostra e dei cittadini anche grazie all’intervento del I Municipio e dei Vigili del Fuoco, nonché della Commissione Stabili Pericolanti, il cui intervento ha accertato la pericolosità di detti lavori in riferimento alle abitazioni circostanti. Il Tar, facendo propria la diffida della Commissione stabili pericolanti ha ordinato all’azienda ospedaliera di porre in essere tutte le opere provvisionali atte a mettere in sicurezza l’intera opera, oltre ad effettuare tutti gli accertamenti relativi alla regolarità della concessione data.

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