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PARMALAT: L’INTESA DEI CONSUMATORI SI RIVOLGE ALLA COMMISSIONE EUROPEA







L’Intesa dei consumatori, a seguito dei numerosi crack finanziari avvenuti nel nostro paese che hanno coinvolto migliaia di risparmiatori, ha scritto oggi al Presidente della Commissione Europea Romano Prodi, al fine di chiedere un intervento urgente a livello comunitario che porti all’apertura di un’indagine per accertare le responsabilità.

Ecco il testo integrale della lettera che ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI hanno inviato a prodi.



?Gent.mo Presidente Prodi,

i gravissimi fatti di cronaca finanziaria che stiamo vivendo ? in ordine cronologico Bond Argentina (450.000 investitori per 14 miliardi di euro), Bond Cirio (35.000 investitori per 1,2 miliardi di euro), caso Parmalat (100.000 investitori per 7,5 ? 10 miliardi di euro) oltre casi minori per entità complessiva (Giacomelli, Italtractor) ? rappresentano inequivocabilmente e definitivamente il fallimento del sistema dei controlli (Banca d’Italia, CONSOB, Antitrust, Società di revisione) che ha dimostrato di non essere in grado di far rispettare le più elementari regole di buon funzionamento del mercato finanziario favorendo così il facile saccheggio di uno dei baluardi finanziari del nostro Paese: il risparmio delle famiglie, valore costituzionalmente rilevante ( art. 47 Cost.).


– Poiché l’ultima vicenda Parmalat assume caratteristiche di globalizzazione coinvolgendo – per miliardi di euro – investitori non solo nazionali ma, nella fattispecie, anche statunitensi;


– poiché i meccanismi finanziari adottati per azioni truffaldine travalicano i confini nazionali;


– poiché in Europa le legislazioni di settore vigenti nei singoli paesi non sono omogenee ed anzi , in alcuni casi (si veda la normativa lussemburghese), addirittura in grado di eludere i vincoli presenti in altre nazioni;


– poiché il Governo e il Parlamento italiani stanno in questi giorni definendo proposte di modifica con diverse soluzioni (costituzione di nuove authorities e la trasformazione di competenze di quelle esistenti) che in ogni caso non si profilano soddisfacenti per la tutela degli interessi dei piccoli risparmiatori ed anche in considerazione del fatto che il sistema dei controlli nazionali non può disgiungersi da quello internazionale e comunitario.


L’Intesa dei Consumatori (Adoc,Adusbef ,Codacons e Federconsumatori) chiede l’apertura di una indagine per accertare le responsabilità e gli omessi controlli, ed infine, l’emanazione urgente di direttive che fissino dei criteri univoci e generali alla Commissione Europea vincolanti per le legislazioni nazionali, ed in grado di armonizzarle.

Nella certezza di una Sua presa in considerazione delle esigenze espresse dalla associazione scrivente, voglia gradire i nostri migliori saluti.



Con osservanza

Intesa Consumatori

Roma, 9.1.2004?


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