In questi giorni che anticipano la Pasqua 2008 è facile imbattersi nelle “riffe” allestite nei bar e nei locali delle varie città d’Italia attraverso le quali, a fronte del pagamento di un biglietto, si partecipa all’estrazione di un premio che corrisponde quasi sempre ad un uovo di cioccolato gigante.
Anche se all’apparenza questi concorsi possono sembrare innocui e semplicissimi, nella realtà possono rappresentare una forma di inganno per il consumatore e, in alcuni casi, addirittura una illegalità palese.
Analizzando la questione prezzi, si scopre che il biglietto per partecipare alla riffa costa mediamente 3 euro in tutta Italia (con picchi di 5 euro nei bar più prestigiosi o ubicati in zone centrali), mentre l’uovo di cioccolato in palio mediamente ha un peso di quattro chili, e si stima costi all’esercente non più di 50 euro; il concorso fa incassare al gestore del bar mediamente 270 euro, ossia il 440% in più della spesa sostenuta per l’acquisto dell’uovo in palio!
Se poi la riffa è legata, come in molti casi avviene, al gioco del Lotto – spiega il Codacons – siamo di fronte ad una violazione palese delle leggi vigenti. Questo perché i Monopoli di Stato, che gestiscono i giochi a premio in Italia, non hanno mai rilasciato ai gestori dei locali le autorizzazioni necessarie per tale tipo di attività, che viene quindi svolta in modo del tutto illecito.
“Chiediamo alla Guardia di Finanza di intervenire a tutela dei cittadini – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – anche attraverso il sequestro delle uova di cioccolato laddove necessario”.