L’Intesa dei consumatori ha monitorato i prezzi dei prodotti pasquali nelle principali città italiane per verificare i cambiamenti subiti rispetto al 2002, quando l’entrata dell’euro aveva creato il caos nel settore dei prezzi.
Ebbene, dall’indagine dell’Intesa emerge chiaramente che anche quest’anno si sono verificati aumenti dei prezzi. Ma la nota positiva è che questi aumenti sono percentualmente inferiori rispetto a quelli registrati nel 2002.
La tabella che segue indica le percentuali di aumenti e il confronto tra il 2002 e il 2003.
PRODOTTO |
AUMENTO 2002 | AUMENTO 2003 | DIFFERENZA % |
Uovo di marca |
+18% | +15% | -3% |
| Uovo non di marca | +15% | +10% | -5% |
| Colomba semplice | +15% | +10% | -5% |
| Colomba lavorata | +20% | +13% | -7% |
Sia per le uova che per le colombe nei supermercati è possibile trovare una grande varietà di prezzi e di marche. Prezzi decisamente più alti nei piccoli alimentari (per questi prodotti mediamente più cari del 20% rispetto ai grandi supermercati) e per i prodotti artigianali. Un uovo di produzione non industriale può arrivare a costare anche 100 euro. Regalo escluso, ovviamente!
La flessione degli aumenti va sicuramente ricercata nella guerra dei prezzi avviata dall’Intesa dei consumatori che, se da una parte ha sensibilizzato l’opinione pubblica spingendola anche a limitare gli acquisti in segno di protesta, dall’altra ha fatto capire ai commercianti che giocare al rialzo sulle spalle dei consumatori, a lungo andare non porta alcun vantaggio, nemmeno agli stessi commercianti, come dimostrato anche dagli aderenti alla Confesercenti che hanno bloccato per sei mesi i prezzi di molti prodotti.
